Successo per la mostra dei saveriani
La domanda è: “Perché l’uomo si sposta?”. Non solo ed unicamente per trovare lavoro. Egli si sposta e cerca. È animato dalla ricerca di una vita migliore, percorre rotte lunghe e pericolose. La fede e la speranza lo spingono ad andare avanti. Forti sono i ricordi che lo legano alla sua terra d’origine, ma altrettanto importante è riuscire a vivere il proprio futuro.
Un pubblico variegato e interattivo
La X Mostra interculturale saveriana, giunta da Salerno a Udine, dove è rimasta allestita fino al 2 aprile, ha aperto le sue porte alle scuole, ai giovani, agli adulti, alle famiglie, ai gruppi parrocchiali, ai catechisti e a tutto il pubblico interessato. Frutto di un’idea dei missionari e del gruppo dei laici saveriani di Salerno, la mostra era inserita in un progetto comune di sensibilizzazione, realizzato in collaborazione con la Caritas e il Centro missionario diocesano di Udine.
È stata una mostra interattiva che stimola il visitatore di qualunque età e provenienza ad interrogarsi sul tema molto attuale delle migrazioni.
Il titolo evoca l’esperienza di Sinbad, uno dei viaggiatori più noti al pubblico. Partendo dal suo esempio, essa racconta le storie vere di molte persone, italiane e non, residenti ora in Italia e all’estero.
Tante storie in una stazione immaginaria
Diverse sono le persone intervistate che hanno permesso agli ideatori della mostra e al pubblico che l’ha frequentata di riuscire a dare ai migranti un volto, un nome e una storia. Il percorso della mostra ha origine all’interno di un’immaginaria stazione ferroviaria.
In tale luogo le guide ci mostrano pannelli e sagome ritraenti diverse persone: le storie di Luciana (esule istriana), di Marius e di Nekulai (rumeni riusciti ad integrarsi in Italia), di Alberto (giovane laureato italiano residente ora in Inghilterra) e di Angela (volontaria internazionale italiana rientrata dal Congo RD).
La tecnica dei fumetti riproposti su diversi pannelli illustra le vite di Subana, Etenesh, Yvan e Lisa, anch’esse esempi di diverse tipologie di migrazioni. Gli oggetti esposti a fianco di ogni storia raccontata richiamano gli aspetti principali delle persone e della loro vita, prima e dopo il viaggio.
Sogno-bisogno e ricerca della “terra promessa”
La mostra racconta di migrazioni di persone straniere arrivate in Italia e di italiani che si sono spostati in cerca di una nuova vita e di fortuna.
Vengono chiamati in tanti modi (immigrati, emigrati, rifugiati, stagionali) e viaggiano per diverse ragioni (economiche, climatiche, politiche).
Tutti sono accomunati da un motivo principale, per il quale da sempre l’uomo dalle sue origini si è spostato prima di lasciare la sua natura nomade: la realizzazione positiva di quel binomio sogno-bisogno e del desiderio personale di ricerca, culminante con l’approdo effettivo alla “Terra Promessa”.
L’uomo-viaggiatore lascia dietro di sé le sue origini, le sue certezze ed il suo Paese natale. Egli porta con sé questo bagaglio personale in un cuore che continuerà a battere e a emozionarsi in un luogo però lontano e inizialmente straniero.