NORD/SUD NOTIZIE

Migranti a 360°

Centrafrica: chiuso campo sfollati. All’aeroporto internazionale di Bangui, capitale del Centrafrica, ha chiuso il campo sfollati di Mpoko, luogo simbolo della violenta crisi che ha devastato la nazione negli ultimi tre anni. Ma per Medici Senza Frontiere (MSF), da oltre 20 anni nel paese, i problemi sono tutt’altro che risolti: una persona su quattro è ancora sfollata, all’interno o al di fuori dei confini nazionali, e più della metà della popolazione dipende dagli aiuti per sopravvivere. Loris De Filippi, presidente di MSF, ha commentato. “Questo conflitto di brutalità inaudita è passato quasi inosservato, con l’eccezione dell’immagine simbolica di Mpoko: un mare di sfollati accalcati tra le carcasse degli aerei. Ora quel simbolo è scomparso, ma i problemi restano”.

• Mutilazioni genitali femminili. Nelle comunità di migranti che vivono in Italia ci sono molte donne con mutilazioni genitali femminili, a seconda del paese di origine (soprattutto Nigeria, Egitto e Somalia). ActionAid ha realizzato un cortometraggio di sensibilizzazione e ha lanciato il progetto “After” che prevede percorsi di consapevolezza per le donne e attività di informazione ed educazione per le comunità.

Nel mondo le mutilazioni genitali femminili coinvolgono almeno 200 milioni di donne in 30 paesi e costituisce una grave violazione dei diritti fondamentali. Un problema che riguarda anche l’Europa. Sebbene vietate in molte nazioni, giovani donne spesso rischiano di subirle quando tornano in vacanza nel loro paese di origine.

• Giordania: canale umanitario. Grazie a un accordo tra la CEI e il Governo Italiano sono arrivate in Italia 41 persone, tra le quali molte con gravi problemi di salute, provenienti dai campi profughi della Giordania.

Si tratta di sette famiglie siriane. La situazione dei profughi siriani in Giordania rimane drammatica. Sono bloccati nei campi allestiti dal governo in attesa di trovare una soluzione al proprio futuro.

La stessa condizione è vissuta anche da migliaia di yemeniti e iracheni, fra cui molti cristiani. Anche per questo motivo è stato avviato un ampio programma di reinsediamento che ha permesso ad oltre 56mila persone di raggiungere Stati Uniti, Canada, Australia e Italia.

• Boom di immigrati imprenditori. È a guida di immigrati quasi un'impresa su dieci di quelle registrate in Italia. È una crescita impetuosa (550mila aziende che producono il 6,7% della ricchezza nazionale). Tra il 2011 e il 2015 il numero delle imprese a conduzione straniera è cresciuto del 21% (nello stesso periodo il numero delle aziende registrate ha subito un calo dello 0,9%). Il commercio, in continuo aumento, rappresenta il principale ambito di attività degli imprenditori immigrati, seguito dall'edilizia e dal comparto manifatturiero. Rimangono ancora fragilità e difficoltà di accedere ai comparti imprenditoriali più innovativi.

Oltre le ideologie

• Ceta: Canada-Europa. Il Parlamento europeo ha dato il via libera (in attesa di quello dei parlamenti nazionali) al Ceta, accordo di libero scambio tra Canada e Unione Europea.

Associazioni e movimenti denunciano concreti pericoli per la salute dei cittadini e per l’ambiente: ingresso di ogm e pesticidi, importazione di prodotti derivati da animali trattati con ormoni della crescita.

Stando al Ceta, è possibile ottenere il mutuo riconoscimento di un prodotto, e quindi evitare nuovi controlli nel Paese in cui sarà venduto. La sostanziale equivalenza si valuta in base a una serie di criteri o linee guida, non ancora definite.

• Di contro, chi vuole può leggere le motivazioni che hanno portato all’accordo sul sito http://ec.europa.eu e analizzarne gli aspetti complessi.