Ricordiamo p. Vasco Milani
La statale che da Padova sale verso Asiago, due chilometri dopo Cittadella è attraversata da una strada più piccola: via Postumia. All'incrocio tra queste due strade c'era un pozzo che serviva per tutta la zona. Le mamme andavano lì ad attingere acqua, a scambiarsi un po' di cibo e a chiacchierare. In questo luogo è sorta una parrocchia, chiamata proprio del "Pozzetto". È una parrocchia benedetta: quell'acqua ha dissetato anche le anime.
Maria, mamma di p. Vasco Milani, là sentiva parlare della vita dei missionari del posto: p. Alberton in Bangladesh, p. Bizzotto in Indonesia, p. Menegazzo (comboniano) vescovo in Sudan... In quella stessa via sono nati altri saveriani: p. Brotto, p. Bordignon ed io, oltre ad alcuni missionari comboniani, sacerdoti diocesani e suore, tra cui la saveriana Vallotto. La stessa sorte toccò anche a p. Vasco, nato in via Postumia, Pozzetto, il 4 novembre 1941.
Padre Vasco entrò da piccolo nell'istituto saveriano di Vicenza. Insieme, abbiamo emesso la prima professione religiosa a San Pietro in Vincoli, e insieme siamo stati ordinati sacerdoti da mons. Gazza, a Cittadella il 14 ottobre 1967.
Dopo l'ordinazione, p. Vasco per 40 anni è stato missionario negli Stati Uniti e in Amazzonia. Dal novembre 2006 ha offerto il suo servizio di assistenza ai saveriani malati a Parma. Da un anno e mezzo era anche lui uno dei malati, in cura per una grave forma di diabete. Ci ha lasciati sabato 28 maggio.
Gli auguriamo di godere in paradiso la presenza dei suoi famigliari e confratelli. Gli auguriamo la festa perenne nel Signore, con tante anime conosciute e amate nel mondo missionario.
Ci auguriamo che quel "pozzo" continui a offrire tanta acqua per far sorgere e crescere nuove vocazioni.