Questo genere di 'ndrangheta..."
Il 23 novembre scorso nel duomo di Reggio Calabria i religiosi e le religiose della diocesi si sono radunati per celebrare la seconda veglia di preghiera per le vittime della 'ndrangheta. È un appuntamento annuale che i religiosi si danno per attingere forza dal Signore e per riflettere insieme su come procedere nel faticoso cammino di lotta contro la mentalità mafiosa e per il risveglio delle coscienze.
La strada è lunga. L'Usmi e il Cism (Unione dei superiori maggiori d'Italia e Conferenza italiana dei superiori maggiori) stanno cominciando a muovere i primi passi nel coalizzare le forze e camminare su un terreno comune per rispondere meglio alle sfide del territorio reggino, segnato da secoli di oppressione 'ndranghetista e di assuefazione alla mentalità omertosa da parte non solo della società, ma anche ai vari livelli sociali ed ecclesiali.
Per fortuna, si assiste sempre più a un risveglio delle coscienze del popolo reggino e calabrese. Ma occorre continuare a pregare perché, come afferma Gesù, "questo genere di demoni si scaccia solo con la preghiera e il digiuno".