Skip to main content

P. Toninelli, uomo di misericordia

Condividi su

Il 1° luglio è morto a Vicenza p. Giovanni Maria Toninelli. Era nato a Barbariga (BS) il 20 luglio 1932. P. Gabriele Cimarelli l’ha ricordato durante l’omelia funebre.

Padre Giovanni Toninelli è stato un uomo di misericordia e giustizia. Chi l’ha conosciuto negli ultimi anni a Vicenza, “un vecchio bianco per antico pelo” (Dante), malato, qualche volta di cattivo umore, può conservare una immagine distorta. Ma chi ha vissuto a lungo con lui, al contrario, ricorda un confratello che ha messo in pratica le beatitudini, in particolare, quelle della misericordia e della fame e sete di giustizia, in una vita spesa per l’annuncio del vangelo in Italia e in Congo RD.

I compagni saveriani che lo hanno conosciuto al liceo e in teologia lo descrivono come un confratello allegro, portatore di serenità e buonumore. Dotato di uno spirito creativo, animava la comunità con il teatro e la produzione artistica, soprattutto la pittura. Un’altra caratteristica era la sua generosità, la sua disponibilità a sobbarcarsi i vari servizi della casa. Fece una breve ma intensa esperienza in Congo negli anni sessanta. Il Paese, indipendente dal 1960, iniziava il suo cammino verso la democrazia e ben presto fu in preda a divisioni che sfociarono in conflitti armati con migliaia di morti. Anche la chiesa subì ingenti danni umani e materiali. P. Giovanni tornò in Italia ferito nel corpo e nello spirito.

Tuttavia, il fuoco che aveva dentro, la passione per la missione e per i poveri continuò fino alla fine dei suoi giorni. Restò sempre in contatto con il Congo creando l’associazione “Popoli fratelli”, attiva nella diocesi di Uvira e a Gallico (Reggio Calabria). Negli anni ‘80-‘90 vide in anticipo il problema delle migrazioni e sensibilizzò la chiesa italiana negli incontri dei responsabili delle missioni. Molti lo presero per un alieno! A Gallico, con un gruppo di immigrati, formò un laboratorio specializzato nella creazione di icone e manufatti in avorio. Arricchì, inoltre, il parco della mondialità con le sue produzioni artistiche.
La sensibilità per gli emarginati e i migranti lo portò a vivere, per diversi anni, in una casetta in Sardegna insieme a una famiglia marocchina. Nel 2017, accettò di integrare la comunità di Vicenza, dove il suo stato di salute peggiorò.

P. Giovanni ha sofferto molto l’abbandono delle sue opere, il diradarsi delle relazioni con tante persone. Ma perché questi frutti possano davvero maturare, occorre avere il coraggio e la fiducia di deporli nelle mani di Dio e lasciare che il dono generi vita nuova e abbondante, e sia quindi benedizione per tutti! Tutto quello che egli ha fatto per il regno di Dio porterà frutti abbondanti, perché ha affidato la sua vita al Padrone della messe. Grazie per la tua testimonianza missionaria!



Scarica questa edizione in formato PDF

Dimensione 2421.09 KB

Gentile lettore,
Continueremo a fare tutto per portarvi sempre notizie d'attualità, testimonianze e riflessioni dalle nostre missioni.
Grazie per sostenere il nostro Giornale.


Altri articoli

Edizione di Agosto/settembre 2018

Visite gradite

Padre Eugenio Pulcini e p. Fabien Kalehezo della Direzione generale hanno fatto visita alle comunità saveriane negli Stati Uniti. A Franklin (WI) h...
Edizione di Ottobre 2004

Fame di pane, fame di Dio

La fede si rafforza donandola Il mese missionario di ottobre ha per noi cristiani un significato particolare perché ci sono molti impegni e attenz...
Edizione di Gennaio 2024

Gran Bretagna 75°

Il 3 novembre, nella parrocchia di St. Mary a Coatbridge, la comunità saveriana del Regno Unito si è riunita con familiari, amici, ex apostoli...
Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito