P. Gino Foschi, amico di tutti
La sera del 17 ottobre, nella chiesa Regina Pacis di Forlì, è stato presentato il libro “Mwira wani” su p. Gino Foschi, il quale è stato amico di tutti con il suo sorriso. Mons. Castellucci, arcivescovo di Modena, che ha visitato le missioni diocesane, ha detto che noi occidentali, nelle nostre chiese, siamo pieni di cose, mentre loro hanno solo l’essenziale, l’Eucarestia. Ha definito p. Gino un uomo “normale” e non eccezionale, nel senso positivo. In modi diversi anche noi siamo chiamati a vivere la nostra missione.
Lo scrittore e curatore del libro su p. Gino, Pierantonio Zavatti, ha detto che l’intelligenza del cuore in p. Gino si è manifestata in vari modi: a favore dei rifugiati ruandesi a Panzi; nella falegnameria di Walungu, che promuoveva lo sviluppo grazie anche alla generosità dei forlivesi; nella parrocchia di Cahi.
Il motto di p. Gino “un po’ meglio” indica il nostro cammino verso la meta dell’impegno. “Il cammino della pace e della giustizia - ha continuato Pierantonio - è lungo perché richiede la conversione della politica internazionale in vista della giustizia e della pace. Il Congo RD di Kabila è in guerra da trent’anni, a causa dello sfruttamento delle multinazionali sulle ricchezze del paese, con il malgoverno della corruzione.
Ricordiamo anche un altro evento. Per ricordare Annalena Tonelli, la sera del 5 novembre, sono state nominate le persone che hanno contraddistinto il cammino spirituale della sua vita.
Annalena ha fatto suo il motto di don Lorenzo Milani “I care” (mi interesso). “Caring (prendersi cura) dei piccoli, dei senza voce, di quelli che non contano nulla agli occhi del mondo, ma tanto agli occhi di Dio. Sono i suoi prediletti, noi dobbiamo essere con e per loro. “Non importa nulla se la nostra azione è come una goccia d'acqua nell'oceano”.
Don Primo Mazzolari diceva che in mezzo ai poveri c’è Dio. Annalena, sulla sua scia, dirà: “Scelsi di essere per gli altri, poveri, sofferenti, abbandonati e non amati”.