P. Corrado Stradiotto, parlava con il sorriso (Martellago-VE 9.06.1933 Parma 7.3.2020)
Padre Antonius, superiore in Indonesia, ricorda: “P. Corrado, col suo sorriso, ci dava un caloroso benvenuto, capace di fraterna e gioiosa ospitalità. Aveva un cuore grande e generoso. Spiccava per la sua profonda umanità cristiana. Quando eri con lui ti faceva sentire sempre a tuo agio. Nel suo ufficio, appesi al muro, c’erano vari oggetti memorabili dell’Indonesia, che era rimasta nel suo cuore. Nel 2014, l’aveva visitata per alcuni giorni. Parlava ancora bene la lingua. Nella Sumatra Occidentale, tutti gli impiegati, spesso suscettibili, erano islamici. P. Corrado li frequentava per le pratiche burocratiche. Era ammirato per il suo comportamento semplice, rispettoso, dialogico e paziente”.
Aggiunge p. Trettel: “P. Corrado era il gigante buono, sorridente e accogliente, semplice, sempre disponibile al servizio, molto discreto e quasi timido. Sembrava che avesse paura di farti male nello stringerti forte nell’abbraccio, ma era per dirti quanto ti apprezzava”.
P. Eugenio Pulcini dice: “Ci ripeteva spesso che era arrivato al capolinea, con discrezione, serenità, nella preghiera e senza disturbare, in silenzio. Da quel capolinea, il Buon Pastore lo ha condotto in prati verdeggianti e verso fonti tranquille. Come saveriani non lo abbiamo perso, abbiamo invece ricevuto e goduto di un grande uomo: in statura fisica e morale, in umanità e fede, in vigore e tenerezza. Ha sempre fatto del bene a tutti. Diceva spesso: «Il bene viene sempre fuori. Alla fine il bene la vince!”».
P. Verzeletti si rivolge direttamente a lui: “Di parole ne dicevi poche, parlavi con il sorriso, il tuo grande cuore, e i tuoi occhi. Passando davanti alla tua stanza mi salutavi così: «Ti accompagno con la preghiera». La preghiera ti conduceva in chiesa, anche fuori orario e ti accompagnava, nella tua stanza, a tutte le ore. ‘Fratellino’ era il titolo che ci davi quando ti rivolgevi a noi. Eri un fratello buono. Occhi celesti come il cielo alle otto del mattino sul tuo volto sereno”.