Caro direttore,
abbiamo appreso che la “Libreria dei popoli” di Brescia sta per chiudere e questa notizia ci ha sorpreso. La nostra cooperativa, composta da 7 botteghe del commercio equo e solidale presenti nel territorio comasco, da sempre fa riferimento alla vostra libreria per i libri e altro materiale editoriale da vendere nelle proprie botteghe. Proporre i libri della Libreria dei Popoli e diffondere le pubblicazioni dello Csam, è per noi una straordinaria possibilità di sensibilizzare sui temi dei diritti umani, di pace e giustizia, di solidarietà e missionarietà.
Tra l’altro in questi ultimi anni il settore editoria delle nostre botteghe ha avuto un buon incremento di vendite e ha anche supplito all’assenza di un simile servizio. Senza la libreria dei popoli tutto questo non sarebbe stato possibile. La consolidata collaborazione con la libreria ci ha permesso di stabilire un rapporto di fiducia e amicizia; ogni nostra visita a Brescia è stata un’occasione di scambio e convivialità con i saveriani. Crediamo sia fondamentale sostenere la libreria dei popoli perché attraverso la sua offerta di libri e pubblicazioni rappresenta un canale davvero unico per la diffusione di una cultura missionaria e anche di solidarietà e civiltà.
Vogliamo esprimere il nostro vivo dispiacere e capire le ragioni di tale scelta. Per tanti di noi i missionari saveriani sono un punto di riferimento fondamentale e chiudere la libreria è come spegnere una luce di conoscenza e di trasmissione di valori. Crediamo che il servizio dello Csam e della libreria dei popoli, con la sua proposta culturale così “diversa” rispetto alla cultura dominante, sia un modo significativo di fare missione. Con stima e amicizia,
Roberto Colombo, per “Cooperativa Garabombo” - Como.
Abbiamo appreso con rammarico della chiusura della “Libreria dei Popoli”. Non conosciamo le ragioni di questa decisione; sappiamo però quello che rappresenta per noi e per molte altre realtà: il venir meno di un punto di riferimento nella diffusione dei valori che accomunano le nostre esperienze e quella dei saveriani, la perdita di un aiuto nel difficile lavoro di promozione umana nel quale quotidianamente noi tutti ci impegniamo.
In tutti questi anni di collaborazione abbiamo beneficiato di uno sguardo sul mondo aperto di una proposta culturale lontana dalle mode e dai cliché perché evangelicamente interessata “a ogni uomo e a tutto l’uomo”: tutti frutti maturi della sensibilità e del carisma saveriano che grazie alla libreria abbiamo avuto modo di conoscere e apprezzare.
Come molte altre parti del nostro Meridione, il territorio che serviamo è a rischio di una completa desertificazione culturale. Le piccole realtà come le nostre che animano il territorio, faticano a trovare interlocutori che riescano a venire incontro alle esigenze e alle difficoltà che quotidianamente incontriamo... Per noi la vostra libreria ci ha permesso di assicurare negli anni un presidio di diffusione di una cultura di pace e solidarietà di cui il nostro territorio ha un disperato bisogno.
Vorremmo pertanto chiedervi con tutto il cuore di rivedere la vostra decisone: non spegniamo quella fiammella di speranza che la libreria rappresenta! Cordiali saluti,
Giovanni Malesci, “Populorum Progressio Onlus”, S. Vitaliano - NA
Cari amici,
la notizia della chiusura da parte dei nostri superiori della “Libreria dei popoli”, una delle belle attività dei saveriani a Brescia, ha lasciato tutti sorpresi e dispiaciuti, noi inclusi. Molte persone e realtà associative hanno scritto ai superiori stessi, con copia a noi. Non posso che trascrivere qui una delle risposte del superiore generale dei saveriani:
“Grazie della stima verso questa attività pluridecennale, che ha avuto un ruolo importante nella vita ecclesiale e sociale. Purtroppo, la concreta realtà quotidiana impone la revisione di varie attività, nel corso del tempo. Speriamo che si aprano nuove strade” (p. Luigi Menegazzo, superiore generale - Roma).
Speriamo anche noi in nuove strade, panoramiche e senza tunnel, che però devono essere costruite! Vostro,
p. Marcello sx.
