Missioni Notizie: Brasile, fraternità con l’Amazzonia
Dal 1960, i vescovi della chiesa brasiliana hanno introdotto in Quaresima la "Campagna della Fraternità". Padre Mario Tognali, missionario a Piracicaba, ci illustra il tema di quest’anno che invita i brasiliani, e non solo, a promuovere una fraternità effettiva con le popolazioni amazzoniche.
L’occupazione progressiva del territorio amazzonico, attraverso i progetti d’urbanizzazione, ha avuto pesanti conseguenze sulle popolazioni originarie della regione. L’Amazzonia, culla generosa di tanta vita, ha bisogno di essere terra fraterna dei popoli e delle culture.
I vescovi brasiliani sottolineano che l’Amazzonia può essere guardata sotto molti aspetti. Alcuni guardano alla sua bellezza; altri l’apprezzano per i vantaggi economici che possono trarre dalle ricchezze, come l’acqua, i minerali, il legname e gli animali. La Campagna di fraternità parlerà di tutte queste cose, ma vuole dare attenzione alle persone, ossia alle donne e agli uomini che hanno costruito la storia dell’Amazzonia.
Possiamo dire senza esagerare che l’Amazzonia costituisce l’ambiente naturale più ricco e bello di tutta la terra.
Proprio per questo è un’area desiderata. Il rischio che sia devastata, però, costituirebbe una grave perdita per tutta l’umanità. Secondo alcuni studiosi, gli indio vivevano già in Amazzonia 20 mila anni fa. La colonizzazione dell’Amazzonia ha eliminato molti popoli indigeni, le loro culture e religioni. Attualmente ne rimangono solamente poco più di 200mila. Sono popoli con grandi persità di cultura, lingua, religione e radici etniche. Li chiamiamo primitivi, quando in verità vivono vicino a Dio più di noi.
Scrive p. Toffoli, segretario della Campagna di fraternità: "i popoli dell’Amazzonia profeticamente invitano la società a cambiare lo stile di vita. Ogni persona, in qualsiasi condizione viva, ha bisogno di convertirsi a uno stile di vita fondato sulla semplicità, sobrietà, sul rispetto della natura, e sulla valorizzazione dell’altro come parte integrante dell’attuale e delle future generazioni".