Missione e preghiera, Di Pasqua in Pasqua…
Ogni Pasqua vissuta con fede dal popolo cristiano è come una pietra miliare posta sul cammino della storia, per rendere più chiaro il percorso all'intera umanità, che spesso si trova smarrita nelle nebbie dell'indifferenza e nelle tenebre del male.
L'uomo ha sempre bisogno di "fare un passaggio" verso una più autentica libertà da ogni forma di schiavitù, causata dal proprio orgoglio ed egoismo, per potersi incontrare con Dio Amore e fare comunione. Ha affermato il Papa incontrando i seminaristi di Roma (4.3.2011): «Dio ci chiama in una comunità. È molto bello essere e camminare in una grande compagnia di tutti i secoli, avere amici in cielo e in terra, ed essere felici che il Signore ci abbia dato amici in tutte le parti del mondo».
Uniti a Dio e all'umanità
Solo la Pasqua del Signore può farci compiere questo "passaggio" liberatore, offrendoci la possibilità di rinnovarci e dilatarci nella sconfinata dimensione dell'amore che ci unisce a Dio e a tutti gli uomini, riconosciuti nostri fratelli. Celebrare la Pasqua annuale significa quindi accedere alla grazia - sempre rinnovata - del nostro battesimo, che ci ha resi partecipi del mistero di Gesù e quindi ci ha rigenerati alla vita di figli di Dio.
È molto significativo e bello che proprio durante la veglia pasquale in molte chiese, specialmente nelle chiese delle missioni, si celebri il sacramento del battesimo per molti catecumeni preparati durante la quaresima. Come neonati, essi devono poter crescere nutrendosi in seno alla madre chiesa, che dona loro il latte della Parola di Dio.
Ecco l'uomo pasquale
Gesù stesso, in persona, è diventato nostro cibo e vita nuova, in forza di quell'unione mistica che egli ha paragonato all'intima unione dei tralci al ceppo della vite (cf. Gv 15). Perciò dovremmo poter dire come san Paolo: «Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me» (Gal 2,20). Sono quindi vivente per essere donato con impeto d'amore a Dio e a tutti i fratelli.
Ecco chi è l'uomo pasquale: è colui che, morendo continuamente al peccato e all'egoismo, si lascia ammaestrare e guidare dallo Spirito Santo in seno alla chiesa, per crescere insieme con tutti i credenti incorporati in Cristo e formare l'unico Uomo nuovo.
La novità che mai invecchia, e che ci tiene sempre nello stupore gioioso dell'infanzia spirituale, è proprio Gesù Cristo crocifisso e risorto, e noi uniti a Lui nel vincolo dell'amore. E questa realtà ci anticipa già la vita eterna.