La vista del mio punto: Ancora sull'Islam
Qualcuno mi ha chiesto: "Lei che è stato missionario in Indonesia, Paese islamico per il 92%, mi dica quali sono i diritti dei cattolici in quel Paese?". Il Governo indonesiano riconosce ufficialmente quattro religioni nel suo territorio: islam, induismo, buddismo e cristianesimo nelle due denominazioni, protestante e cattolica. I cattolici hanno scuole, ospedali, opere sociali, seminari, librerie, tutte opere private; nessun musulmano ha mai preteso che si togliesse il crocifisso da questi ambienti, benché frequentati anche da studenti, ammalati e bisognosi islamici; nessuno ha posto il veto alla festa del Natale cristiano.
In questo sono più cristiani di certi nostri presidi e maestrine "rosso-verdi". Ai missionari stranieri è permesso l'entrata nel Paese se richiesti dalla Chiesa indonesiana per la cura dei fedeli cattolici: rimane proibito fare proselitismo in qualsiasi luogo e ambiente.
Perché, allora, le scuole? Sono l'unico ambiente nel quale gli alunni di diverse religioni si conoscono, conversano crescendo in clima di tolleranza religiosa e reciproca stima. "Perché, in Italia gli islamici sono intolleranti?". Lo sono perché si sentono spalleggiati da certi Governi e partiti, pregni di secolarismo antireligioso, che non vogliono sapere di cristianesimo e che, per diritto anticlericale, vogliono "meno catechismo nelle scuole".
Questo vorrebbero farci credere che il Natale di un Bimbo, cui i bambini islamici vogliono bene (molto più di certi maestri-e italiani), disturberebbe la fragile psiche dei bambini islamici. Fragili semmai sono altri ... Ci prendono, forse, per stupidi?
Ed ora una domanda a voi: "Dove sono i nonni e i genitori cristiani? Perché non si ribellano a imposizioni cervellotiche di taluni che si piccano di psicologia?".