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La festa dei famigliari pugliesi

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Il 2 giugno, come ogni anno, nella sede dei saveriani di Lama (Taranto), si è svolta la festa dei famigliari dei saveriani pugliesi. C’erano i parenti dei saveriani e delle missionarie di Maria venuti da Taranto, Bari, Grumo Appula, Binetto, Martina Franca, Locorotondo, Crispiano, Fragagnano, Cisternino, Salice Salentino. In tutto, eravamo una quarantina.

Nel segno della croce

Verso le 11, dopo la cordiale accoglienza, c’è stato l’incontro con il rettore della comunità, p. Carmelo Sanfelice, e gli altri due saveriani, p. Angelo Berton e p. Claudio Mantovani.

Padre Carmelo s’è rivolto ai convenuti cominciando con il segno di Croce. Ha spiegato che così egli ha voluto “battezzare” questo nostro incontro fraterno. “In verità - ha detto - essendo noi già stati battezzati, dobbiamo vivere il battesimo, battezzando tutte le espressioni della nostra vita, vivendole cioè nel nome del Padre - Figlio - Spirito Santo”. Il segno della croce è una preghiera molto breve, ma anche molto importante e impegnativa.

Evviva i missionari!

Come richiamo alla spiritualità saveriana, p. Carmelo ha ricordato il motto del santo fondatore mons. Conforti: “Fare del mondo una sola famiglia in Cristo”. Questa è la vocazione di ogni battezzato, anche secondo gli insegnamenti di papa Francesco nell’enciclica Evangelii Gaudium.

Per questo, p. Carmelo ha voluto donare a ciascuno dei nuclei famigliari una corona del rosario missionario con un’immagine di san Guido Conforti e ha invitato i presenti a recitarlo, interamente o in parte, estendendo la preghiera ai vari continenti: si fa così il giro del mondo con Maria, abbracciando nell’amore di Dio Padre tutti i fratelli del mondo.

Poi, il signor Leonzio Abatemattei, pensionato ottantenne di Fragagnano, ha letto un breve scritto: “I missionari sono gli apostoli della nostra epoca, testimoni e diffusori del vangelo, che vanno a riparare non solo la casa di Dio ma lo spirito di tutti, e non solo l’anima ma anche il corpo e la vita. Evviva i missionari!”.

L’ospite d’onore p. Nicola

È stato poi il turno di p. Nicola Colasuonno, saveriano barese che lavora in Congo RD, attualmente in Italia per un paio di mesi di riposo. Ha proiettato un filmato in cui abbiamo potuto ammirare, nella nuova chiesa di Panzi dedicata a San Guido Conforti, la celebrazione della domenica delle Palme con la partecipazione corale e numerosa della popolazione cristiana in periferia di Bukavu.

Abbiamo potuto vedere la vivacità straordinaria delle celebrazioni liturgiche in Congo, la fede esuberante e semplice di tutti, uomini e donne, giovani e bambini. Padre Nicola si è detto veramente felice di vivere tra questa gente. Nel filmato venivano poi mostrate le opere realizzate: il laboratorio di falegnameria e la trivellazione di un pozzo che ha permesso la distribuzione giornaliera di 20mila litri di acqua pulita durante la stagione secca. È in programma anche il progetto della costruzione di una scuola per i numerosi ragazzi della periferia di Bukavu, a Mulungulungu, uno dei sei grandi agglomerati del quartiere Panzi.

È seguita la celebrazione Eucaristica presieduta dallo stesso p. Nicola e concelebrata dai saveriani presenti e don Marco Mancini di Bari. È stato ricordato anche il giorno della nascita della Repubblica, quando per la prima volta nella storia italiana le donne sono state chiamate a votare.

Tutti presenti spiritualmente!

Durante la Messa (vedi foto a lato), abbiamo ricordato in modo particolare p. Michele D’Erchie, che ci era vicino solo spiritualmente, perché ha deciso di trascorrere alcuni giorni nel massimo raccoglimento, per vivere con Dio, nel ringraziamento, nella lode e nella gioia spirituale, il suo 60.mo anniversario di ordinazione sacerdotale (giubileo di diamante). Altre invocazioni di preghiera erano dettate anche dai tanti bisogni della nostra vita quotidiana.

Abbiamo ricordato, infine, i missionari defunti, legati in qualche modo alla Puglia: p. Nicola Macina, p. Giuseppe Chiarelli, p. Vincenzo Mitidieri, p. Vincenzo Di Napoli, p. Cosimo Corigliano, p. Paolo Stasi, p. Bruno Dri, p. Rinaldo Bernacchi, p. Agostino Clementini, p. Olivio Stragliati e le tre sorelle saveriane uccise in Burundi...

Verso le ore 13, ci siamo recati in una grande sala per il pranzo, che si è svolto in fraternità con la distribuzione delle ottime vivande preparate dalle cuoche Maria Prato, Lia Tedesco e Ada Semeraro, aiutate da altre persone amiche dei saveriani di Taranto. Il tutto è stato coronato dalla degustazione dei dolci portati dai famigliari dei missionari invitati alla festa e dal vino della famiglia Polimena.

Durante il pranzo, p. Claudio ha attirato l’attenzione, specialmente dei ragazzi, con alcuni giochi di prestigio ricevendo applausi e incoraggiamenti.

E il motto, “Fare del mondo una sola famiglia in Cristo” cominciava a fare della nostra Italia un paese accogliente e fraterno, “battezzato” per la gloria di Dio.



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