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Dopo il capitolo dei saveriani d’Italia

Dopo l’assemblea capitolare dei saveriani in Italia di aprile scorso, noi della casa madre siamo ancora sulla breccia. Stiamo affilando e rifilando armi e utensili; stiamo cercando di mostrare il nostro volto con un sorriso più luminoso, anche se i denti... sono sostenuti dalla dentiera.

Sono tutti benvenuti!

Per dare un’idea più adeguata del ruolo e del servizio che la casa madre svolge all’interno della congregazione saveriana, vogliamo mettere la nostra immagine …in cornice; ci starebbero bene anche due fari che, da sopra e sotto, illuminino il centro del quadro, per metterlo in evidenza.

La casa madre custodisce una ricchezza storica umana e spirituale di valore incalcolabile; un valore che deve essere riconosciuto e ammirato da tutti i membri e gli amici della congregazione. Non parlo solo dei residui storici, ma soprattutto delle persone.

La casa madre ha il compito di accogliere tutti i confratelli che arrivano dalle missioni e dalle altre comunità, in modo da far sentire loro il piacere d’appartenere alla nostra comunità. Diamo a ciascuno la massima attenzione e, se malati, prestiamo loro tutte le cure necessarie, con il conforto di trovarsi in famiglia. In casa madre tutti sono benvenuti!

Che cosa facciamo?

Le nostre attività principali sono queste: la preghiera personale e comunitaria; la condivisione del pane eucaristico e del pane quotidiano della sofferenza; la compagnia, la conversazione e l’interessamento, in spirito di fraternità; il servizio reciproco fatto anche da tanti piccoli gesti di solidarietà che ricolmano di gioia la vita; la testimonianza di una vita vissuta in modo sereno e impegnato.

La nostra comunità concretizza questo spirito con la testimonianza della vita, presente e passata, raccontata con semplicità a tutte le persone e gruppi che vengono a trovarci. Cerchiamo di trasmettere ad ognuno il messaggio della missione, che è amore di Cristo per tutte le genti. Vogliamo che ognuno che ci visita diventi più missionario.

Il patrimonio di famiglia

In casa madre abbiamo anche un altro compito importante: quello di conservare e trasmettere il “carisma saveriano”, cioè lo spirito del beato Conforti e la tradizione della famiglia saveriana. Di questo carisma ogni saveriano si sente responsabile in prima persona; tutte le comunità saveriane nel mondo lo vivono e diffondono attraverso l’attività di animazione missionaria e vocazionale.

In casa madre conserviamo anche un patrimonio speciale: le memorie confortiane; il museo cinese ed etnografico, la biblioteca Conforti, il santuario del beato Conforti e gli altri luoghi di preghiera. Sono tutti strumenti speciali di cui è dotata la casa madre dei saveriani. Li utilizziamo volentieri, perché rendono visibile il nostro annuncio e la nostra missione nella chiesa e nel mondo.

Missionari a vita

Un altro aspetto è importante per noi: collaborare con la chiesa locale offrendo il servizio del ministero pastorale nelle parrocchie e il sacramento della penitenza nel santuario Conforti. Organizziamo ogni anno i “martedì della missione” e molti altri incontri di animazione e di studio per far crescere in tutti la coscienza della missione.

È vero, in casa madre vivono molti missionari anziani e malati. Ma non vogliamo essere considerati il ricovero della congregazione o la comunità delle persone inutili. No; ci sentiamo tutti parte viva e attiva della famiglia missionaria e vogliamo contribuire con tutto il nostro spirito alla missione dell’annuncio del vangelo nel mondo, fino all’ultimo anelito. Perché siamo missionari a vita.



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