Sei anni fa mons. Verzelletti, a quel tempo vescovo ausiliare de Belém, mi aveva invitato a produrre un programma di Bibbia per gli ascoltatori di "Rádio Nazaré". Il programma doveva durare venti minuti e andare in onda due volte al giorno. Contenuto e forma di presentazione erano lasciati al mio criterio.

Le comunità cristiane del Brasile, in generale, nutrono un enorme interesse per la Bibbia; d'altra parte, si nota una certa carenza di conoscenza storico-letteraria per accostarsi in modo più arricchente alla sacra Scrittura. Perciò sono convinto che è necessario offrire un programma che aiuti gli ascoltatori e le ascoltatrici a diventare più familiari con il mondo della Bibbia, seguendo il suo formarsi, a cominciare dagli inizi della storia di Israele.

"Il teatro" della Parola di Dio nella storia umana

Ho ritenuto perciò opportuno parlare di quei luoghi e personaggi, popoli e culture, fatti e situazioni che erano divenuti - per così dire - "il teatro" in cui la Parola di Dio si era rivelata e incarnata nella storia umana. Ho pensato anche che sarebbe stato utile e interessante percorrere il processo con cui si sono formati i libri della Bibbia, parallelamente agli eventi storici che lo avevano stimolato come frutto della fede di un popolo e della sua esperienza di Dio.

Questo avrebbe aiutato a superare quella lettura fondamentalista e a volte semplicista che tanto pregiudica la vita di fede e di comunione. Soprattutto ho sempre ritenuto importante fare uno studio - per quanto breve e semplice - delle tecniche, stili e generi letterari che gli scrittori ispirati hanno utilizzato. Questo aiuta ad avere un beneficio più profondo, autentico e spiritualmente ricco del messaggio divino, che la sacra Bibbia intende trasmettere a tutti, sia come individui sia come comunità.

Tutte queste esigenze hanno richiesto una programmazione a lunga scadenza, graduale e logica nei vari temi proposti tra una trasmissione e l'altra.

La scaletta del programma

Così ho dato inizio al programma radiofonico, "A Bíblia ao alcance de todos - La Bibbia alla portata di tutti". Con la speranza di rendere accessibile la Bibbia al grande pubblico, con un approccio più scientifico, basato sugli studi che da alcuni decenni hanno arricchito la nostra capacità di comprendere la Parola di Dio.

La scaletta del programma è semplice: prima di tutto, un'introduzione storico-letteraria sul tema del giorno; segue la lettura del testo biblico con un breve commento e una preghiera di conclusione, come risposta di fede al messaggio della sacra Scrittura. Spesso la preghiera è un tentativo di attualizzazione della Parola di Dio nella nostra storia e contesto sociale. A volte è un salmo parafrasato, altre volte un inno o un poema di autori di altre religioni e culture, conosciuti o anonimi.

Dall'inizio a oggi, sono stati mandati in onda circa 220 puntate. E il lavoro continua. Oltre alle trasmissioni a Radio Nazaré e all'insegnamento della sacra Scrittura ai teologi nei seminari, spesso offro corsi biblici per laici e diaconi permanenti al CCFC (Centro di cultura e formazione cristiana) di Belém.

Vogliono un libro stampato

L'interesse che il programma alla radio ha suscitato in molte persone e comunità, perfino in altre diocesi, è stato sorprendente, al di là di ogni aspettativa. Altra sorpresa sono le numerose richieste perché il materiale sia divulgato in forma di libro, e possibilmente in CD.

Animato da questa risposta entusiasta da parte della gente, il missionario del Pime p. Fabrizio Meroni, direttore del CCFC, insiste per pubblicare un primo volume con il materiale da me preparato in tanti anni di lavoro. Con il testo, vorremmo pubblicare anche foto di luoghi archeologici e carte geografiche a colori, per avvicinare la gente a quel mondo biblico tanto lontano e diverso dal nostro.

Il progetto prevede la pubblicazione di altri due volumi per completare l'Antico Testamento e dopo chissà, passare anche al Nuovo Testamento, se Dio ci darà tempo e forza. Tutto il mio lavoro, anche il programma alla radio, è gratuito; anzi, mi pago anche l'autobus per andare e tornare.

Però è vero: "C'è più gioia nel dare che nel ricevere".