Il recital ''Credere ci manda''
Si è svolto il 5 maggio a Parma, nella chiesa di San Giovanni Battista, il coinvolgente recital “Credere ci manda”. La scelta del titolo coincide con il tema scelto dalla diocesi per l’anno pastorale in corso. Così gli studenti saveriani e loro amici non hanno perso l’occasione per coinvolgere la città.
Sguardi, danze e suoni
Metti un gruppo di giovani studenti saveriani, provenienti da varie parti del mondo, altri giovani, figli della città di Parma e di altre regioni d'Italia, tutti accomunati dall'amore per la musica, per il canto e per la danza, ma ancor più uniti da uno spirito fraterno che li spinge a camminare insieme e a voler mostrare che la fede è gioia, scintilla di un desiderio ardente di "fare del mondo una sola famiglia”: ed ecco nascere una serata ricca che ha permesso a chi ha partecipato di aprirsi al mondo attraverso sguardi, movimenti, lingue e suoni vicini e lontani.
Credere ci manda è l'annuncio che passa dall'incontro con l'altro nell'amicizia e nella condivisione, come hanno fatto tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di questo recital, che si è costruito pian piano grazie al contributo di tutti, ognuno come poteva,
mettendo in gioco le proprie capacità e la propria voglia di gridare quanto è bello essere amati da Cristo.
Una confusione armonica!
Credere ci manda è la fede che ci spinge a essere dinamici, a interrogarci su noi stessi, a cantare la gloria del Signore, a rendere grazie per tutto ciò che egli ci ha dato.
E l'amore per la vita, la bellezza della vita hanno accompagnato tutti i momenti di questo recital che ci ha fatto sentire più vicini e più fratelli, messi dal Signore sul cammino l'uno dell'altro.
Quanto era bello vedere tutta l’assemblea formare un solo palco! A un certo momento c’era confusione, ma una bella confusione che ha creato un’armonia unica: tutti in piedi a cantare, mossi e commossi dalla bellezza dei canti, dalle parole cariche di senso.
Tutti siamo chiamati quando non lo sappiamo ancora; ciascuno di noi ha una chiamata da sentire e seguire. È stato bello, e ne ringraziamo il Signore.
Partire è come volare…
Credere ci manda sono le canzoni arrivate dal Congo, con il suo calore e ritmi coinvolgenti; dall'Indonesia, di cui sembrava sentire i profumi speziati; dall'Europa con la sua tradizione musicale; dalla Colombia con il suo travolgente ritmo latino.
È stato uno spettacolo interculturale che ha messo al centro la bellezza della missione, a cui è chiamato ogni credente, oggi come duemila anni fa.
Perché, in fondo, partire è come volare, è come librarsi nel vento d'estate, è sentirsi liberi di camminare, sulle orme della sua Parola, liberi di volare!