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Il più bel dono di Dio Per rinascere a nuova vita

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Stiamo vivendo la quaresima, tempo di conversione e di rinascita. Ci prepariamo a vivere la Pasqua e il momento in cui anche noi risorgiamo con Cristo. Questi sono i pensieri che occupano in questo periodo il nostro cuore e la nostra mente. È interessante scoprire come si vive e festeggia il rinnovamento della vita alla Casa Madre.

Tanti pensano che le persone anziane, apparentemente senza sogni o prospettive future, non possano vibrare per la vita. Si potrebbe pensare che il ricominciare, il rinascere e l' esplosione della vitalità pasquale abbia senso solo per chi è in giovane età. Invece no, non è così.

Anche Nicodemo, il fariseo che andò da Gesù in piena notte, si era posto questo stesso problema. Come è possibile, dunque, fare esperienza del risorgere a vita nuova in età adulta? Un confronto  fra diverse culture forse può aiutarci a comprendere.

L'esperienza di rinascere

In Giappone, esiste un antico gruppo religioso, lo Shugendo, che fa vivere ai suoi membri la sensazione di rinascere in età matura. È previsto per loro un periodo di tempo in cui si incamminano per le pendici di un  monte, in mezzo alla natura lussureggiante.

È come se entrassero di nuovo nelle viscere della madre; l'avviarsi dentro la montagna e la natura rievoca simbolicamente il rientrare nel grembo materno. Vagando per alcune settimane tra i sentieri, essi rivivono le medesime esperienze del feto nel ventre della mamma: buio e angoscia, dolore e solitudine, paura e attesa ...

Il corpo di colui che ha intrapreso il cammino è in balia delle forze della natura, del vento freddo, del caldo, della pioggia e della siccità. Percorrere il cuore della montagna è simbolo della vita informe dell'embrione.

Il grido di dolore

I fedeli dello Shugendo, dopo alcune settimane di cammino negli anfratti e dirupi del monte, giungono ad una piazzola di fronte a un piccolo tempio che rende sacro l'ambiente. Qui viene acceso un fuoco con piccoli rami che diventano presto carboni ardenti. I fedeli si allineano mentre le fiamme sono ormai quasi spente.

Con un grido di dolore, dopo aver fatto qualche passo a piedi nudi sui tizzoni ardenti, saltano dall'altro lato del focolare. Così queste persone già adulte credono di rinascere a nuova vita, dopo un'esperienza di dolore, proprio come un bambino che nasce alla vita. Uscite dalla montagna, tornano alla vita libera nella società. Rinnovare la vita è un'esigenza per tutte le persone di questo mondo. Ogni religione cerca di dare una risposta, di indicare una via.

Come faccio a rinascere?

L'esperienza vissuta dai membri dello Shugendo è poco conosciuta nel mondo occidentale. Ma credo che nella nostra immaginazione possa darci qualche spunto per comprendere il significato evangelico del "rinascere a vita nuova".

La domanda che Nicodemo fa, a se stesso e a Gesù, ci appare più attuale che mai: “Come può un uomo nascere quando è vecchio?”. I nostri missionari anziani  o malati della Casa Madre, con gli occhi appesantiti dalla sofferenza, sembrano farsi la stessa domanda: “Come posso risorgere? Come poter rivivere nel cuore la gioia della risurrezione? Come faccio a rinascere?”.

Lo Spirito della vita

Nicodemo, imbarazzato della richiesta di Gesù, certamente non conosceva il cammino dello Shugendo. Gesù ha una soluzione tutta sua. Gli propone di rinascere "nello Spirito", cioè di accorgersi che può rinascere e risorgere dentro se stesso, a partire da se stesso. Nicodemo può ritrovare la vita, la gioia e la forza della risurrezione nel proprio cuore, dove abita lo Spirito di Dio.

In Casa Madre, i missionari malati rinascono nello Spirito proprio come aveva suggerito Gesù a Nicodemo: scoprendo che ogni attimo di vita vissuto con intensità è il dono più bello di Dio. Lo Spirito, presente nel loro cuore, li rende consapevoli che quel momento di vita ricolmo di gioia è una rinascita, dopo un cammino faticoso, pieno di dolore e di paura, come il cammino di Gesù sul monte degli ulivi e sulla collina del Calvario.

Quell'istante è la stessa vita di Dio; è la vita senza fine; è la Pasqua.



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