Fraternità e giustizia
MESSAGGIO DALLE CHIESE
Pubblichiamo alcuni brani inediti del libro di mons. Oscar Romero, “Se mi uccidono, risusciterò nel popolo-Inediti 1977-1980”, che l’Emi pubblica in occasione della beatificazione e in uscita il 24 marzo.
El Salvador è un paese piccolo, sofferente e lavoratore. Qui viviamo grandi contrasti nell’aspetto sociale, emarginazione economica, politica, culturale, eccetera. In una parola: ingiustizia.
La chiesa non può restare zitta davanti a tanta miseria perché tradirebbe il vangelo, sarebbe complice di coloro che qui calpestano i diritti umani (9 febbraio 1978).
Molte persone vedevano nella chiesa un’alleata dei potenti in campo economico e politico, contribuendo così a formare questa società d’ingiustizie in cui viviamo. Dio ci sta parlando attraverso gli avvenimenti, le persone. Ci parla attraverso la pace, la speranza che sentiamo anche in mezzo a tanti patimenti (28 ottobre 1977).
Qui, dove la fame lascia la sua impronta in tante vite prese in tenera età, bambini nudi e denutriti, contadini in situazione urgente di necessità… Qui, dove bisogna chiamare l’ingiustizia col suo nome, dove la miseria ha volti ben concreti, ed è in questo tempo e in questo momento della nostra storia che il Signore ci chiama come Chiesa a costruire il Regno di Dio (10 novembre 1979).
La chiesa locale, qui e oggi, continua il suo doloroso calvario, continuano gli abusi contro i cristiani impegnati a portare il messaggio ai loro fratelli, soprattutto nei territori di alcune parrocchie, vari morti e altri feriti e malmenati… (5 settembre 1979).
La situazione sociale del Salvador è terribilmente ingiusta. Viviamo nel peccato sociale.
La chiesa sta cercando di far giungere la sua voce a tutti gli ambienti affinché come cristiani ci assumiamo la responsabilità di vincere il peccato e costruire la fraternità in base alla giustizia (10 novembre 1977).