Far crescere la Chiesa locale
I saveriani hanno vissuto con coraggio i dieci, interminabili, anni della guerra civile, condividendo le sofferenze della gente. Vari missionari sono stati sequestrati e quasi tutti si sono rifugiati nella boscaglia, trovando scampo nella vicina Guinea. Qualcuno di loro è stato percosso e ferito. Un nostro confratello ha ricevuto un colpo di pistola a bruciapelo sparato da un ribelle; è caduto a terra come morto ma, una volta ripreso conoscenza, è riuscito a fermare l’emorragia al polmone e a farsi trasportare all’ospedale della capitale, dove i medici lo hanno salvato.
Nel gennaio del 1995 i ribelli sequestrano sette missionarie saveriane a Kambia. Mons. Biguzzi riesce a negoziare il loro rilascio, dopo due mesi di prigionia. Le saveriane avevano creato dei rosari, utilizzando le striscioline di stoffa e facendo piccoli nodi che servissero come grani. Sono state poi ricevute dal Papa, a cui ne hanno donato uno.
La crescita delle comunità cristiane ha avuto un momento forte nel 2006, quando la diocesi di Makeni ha celebrato il suo primo Sinodo. Le aree di riflessione sono state: Primo annuncio della fede, Famiglia, Auto-mantenimento, Liturgia, Scuola, Giustizia e Pace.
L’obiettivo dei missionari era fondare e far crescere, dal nulla, una chiesa locale. Per questo hanno investito sul clero locale al quale, ora, vengono sapientemente consegnati tutti gli incarichi di responsabilità, ma anche chiese, case e scuole costruite. I presbiteri locali hanno iniziato con noi saveriani il loro primo servizio da assistenti parroci. Quando le parrocchie hanno avuto un loro prete locale, anche noi abbiamo iniziato a ricevere giovani che desideravano diventare saveriani. Li accompagniamo nella comunità di Freetown, dove frequentano quattro anni di filosofia nel seminario nazionale della capitale. Studiano assieme a tutti i seminaristi delle quattro diocesi della Sierra Leone.
Due anni fa, è stato ordinato il primo saveriano sierraleonese, p. Solomon Kargbo. Sta facendo la sua prima esperienza di missionario in Messico. Un altro studente, Patrick, si trova nella Teologia saveriana nelle Filippine. Due novizi si stanno preparando ai voti in Congo. Ci sono vari giovani delle superiori che chiedono di condividere lo stesso sogno di san Guido Conforti.
Sicuramente san Francesco Saverio ha toccato il suolo della Sierra Leone, mentre navigava sulla nave portoghese che lo portava in Asia. Il seme che lui ha piantato 500 anni fa sta fruttificando nel continente africano.