Famiglie per la missione, Come un cielo stellato in piena estate
Sono tanti i modi di vivere la missione! Dalla tradizione sapevamo che la missione era un terreno praticato soprattutto da preti, frati e suore. Oggi lo Spirito soffia anche verso i laici. C'è un pullulare di nuove energie offerte da persone di buona volontà.
Oltre ai missionari religiosi, ci sono i sacerdoti diocesani, i volontari, i laici, i giovani e le famiglie. Per ciascuno c'è una mansione diversa. Oggi la missione si manifesta come un cielo stellato di piena estate. Il gruppo "Insieme per la missione" rappresenta una di queste stelle ed è sempre aperto a chi vuole aggregarsi. Andrea, Luisa e Tommy ci danno un'idea di cosa si tratta.
Andrea Stevanin: "come è nato il gruppo"
Alcuni membri del gruppo "Famiglie per la missione" conoscono p. Luciano Bicego da quando negli anni ‘90 erano studenti universitari a Cremona.Con lui hanno condiviso molte esperienze spirituali e missionarie.
Con il tempo, alcuni di questi giovani si sono sposati, sono nati dei figli, mentre p. Luciano è stato trasferito a Vicenza. Le esperienze vissute, però, avevano seminato la voglia di continuare il percorso iniziato. Da qui è nata la proposta rivolta a p. Luciano di guidare un gruppo di famiglie su come vivere la fede e l'impegno missionario nella quotidianità.
Così è nato il gruppo "Famiglie per la missione", che mensilmente si trova presso la casa dei saveriani di Vicenza. A ogni incontro partecipano una ventina di famiglie con i loro figli. Tutto parte dalla Parola di Dio. Leggendo dei brani biblici insieme, un po' alla volta questa consuetudine entra anche nella nostra vita quotidiana, nel tentativo costante di confrontare la nostra vita con il messaggio evangelico e il tenace impegno di migliorarci nel confronto con gli altri.
Luisa Miolato: "come viviamo la missione"
Leggendo il diario degli incontri del gruppo "Famiglie per la missione" di questi ultimi dieci anni, osservo come il percorso sia stato in continua evoluzione. Portare Dio agli altri, aiutarli a coinvolgersi in questa avventura, formare la famiglia di Dio è la stella polare del nostro cammino insieme. "Fare del mondo una sola famiglia": chi meglio delle famiglie può cogliere e testimoniare il significato di queste parole di san Guido Conforti?
Ascoltare la Parola, viverla e comunicarla è un'esperienza di vita costruita su tre piani: personale, famigliare, di gruppo. L'ascolto della Parola è la bussola per comprendere l'origine e direzione del nostro agire. Vivere la Parola significa portare quello che è entrato nel profondo del cuore e praticarlo nella vita di tutti i giorni. Comunicare la Parola è raccontare agli altri la bellezza e la ricchezza dell'esperienza vissuta.
L'unità del gruppo nel vivere questa proposta, la vicinanza tra noi nella sofferenza, la partecipazione nella gioia, vivere la Parola e raccontarsi l'esperienza di Parola vissuta allena il nostro cuore ad accogliere gli altri. Ogni famiglia poi esprime la dimensione missionaria secondo la propria realtà, senza però identificare il proprio agire come iniziativa del singolo.
"Famiglie per la missione" ha rappresentato per molti un porto dove approdare, un luogo di riflessione e un trampolino di lancio per seguire la propria vocazione di famiglia missionaria.
Tommy Stevanin: "mi piace andarci"
Ho solo dieci anni, e una volta al mese vado con la mia famiglia al gruppo "famiglie per la missione". Là facciamo attività divertenti anche noi bambini: giochi, cartelloni con le tempere e disegni da colorare, guidati a turno dai nostri genitori. Mi piace andare agli incontri, perché trovo tanti amici con cui divertirmi e giocare in compagnia.