Dalla Cina, con amore
Da: BARBARA
Barbara è una giovane del movimento giovanile missionario degli Abruzzi, che i saveriani accompagnano da diversi anni insieme ad altri missionari. Chiede agli amici un sostegno... a distanza.
Voi siete i compagni di viaggio in questa mia avventura in Cina. Stare qui è bello e importante, ma non mancano momenti di umana debolezza, e un vostro sms o una mail mi ridanno carica. Sono a Canton, nella mia ”casa famiglia”, in una zona molto povera.
Vivo con 2 ragazze e 2 ragazzi disabili e un’operatrice, chiamata “mamma”. Loro non parlano italiano e io non parlo cinese; quindi non possiamo scambiarci una parola. Sono come una muta che si aggiunge ai quattro disabili che già non parlano. Con poche parole o gesti cerco di farmi capire.
La mia giornata è così: il mattino lavoro con i ragazzi disabili; il pomeriggio vado da p. Fernando e faccio lavoro d’ufficio o terapie ai bambini dell’asilo. Studio anche un po’ di mandarino. La mia insegnante è su una sedia a rotelle, a causa di un incidente d’auto da bambina; si chiama Grazia ed è una donna davvero in gamba. La sera, terminato il lavoro, torno a casa.
La giornata è ritmata da momenti di preghiera, che continuano a rimotivarmi e mi fanno sentire unita a tutti i cristiani che faticosamente lavorano in Cina. Continuate a pregare per me; non smettete mai! È importante aiutare i cuori addormentati a risvegliarsi e ad essere sensibili alla missione. Siamo fortunati a vivere in un paese tanto ricco.
Condividiamo il poco che abbiamo, per poter essere dei “dignitosi” figli di Dio. Il resto lo faccia il Signore.