Dalla Brianza a Vicenza
Rientrato dall’Amazzonia, ho avuto la grazia di avere a disposizione un po’ di tempo per inserirmi nuovamente nella realtà italiana. Nella comunità saveriana di Desio, ho avuto modo di conoscere la realtà pastorale della diocesi di Milano, di studiare e partecipare a qualche attività di animazione missionaria, soprattutto nelle scuole. L’incontro con una chiesa vivace e ricca di iniziative ed esperienze a tutti i livelli mi ha bene impressionato e mi ha dato speranza, nonostante alcune voci pessimiste che si sentono qua e là.
Tra le attività nella nostra casa saveriana, ho avuto la lieta sorpresa di scoprire che ancora oggi gli indumenti usati possono essere fonte di solidarietà.
La casa di Desio è come un cuore di mamma: accoglie tutti, anche i fratelli musulmani che si riuniscono il venerdì per celebrare la loro fede.
Un’ala è usata per accogliere i migranti nel periodo estivo, e in inverno persone bisognose di assistenza. Le stanze a piano terra sono luogo di incontro con varie associazioni.
Un’altra opportunità è il passaggio di tanti missionari: un’occasione per conoscere e amare le missioni saveriane e le esperienze di annuncio del vangelo. Quanti sacrifici e quanta fede nelle vite donate! Inoltre, ci sono i volontari, i laici saveriani, il gruppo di preghiera di san Padre Pio e altri amici, che con la loro presenza arricchiscono e completano il mosaico della comunità saveriana a Desio.
Ringrazio confratelli e amici che hanno reso questo mio passaggio più gradevole e costruttivo.
Ora mi rimbocco le maniche e guardo avanti, nella comunità di Vicenza.