Da Cremona al mondo e ritorno
Era il 23 settembre 1979, quando quasi tutti i saveriani miei compagni di classe in teologia, sono stati ordinati presbiteri; due, invece, sono stati ordinati l’anno successivo. Poi, terminati gli studi, in periodi diversi abbiamo raggiunto la nostra destinazione missionaria oltre frontiera: p. Riccardo Tobanelli e p. Domenico Pietanza il Bangladesh; p. Claudio Marinoni e p. Walter Taini il Brasile; p. Leonardo Raffaini la Colombia; p. Adriano Armati il Camerun; p. Marino Bettinsoli e p. Claudio Marano e anch’io il Burundi.
Una pizza… dopo 36 anni
In questi anni, quando le vacanze dalla missione coincidevano, ci siamo rivisti, ora gli uni, ora gli altri. I lunghi silenzi e le grandi distanze non hanno spento la fraternità. E così, constatando che nei mesi estivi diversi di noi erano in Italia, abbiamo incaricato il nostro vecchio e permanente ”capoclasse” p. Claudio Marano di organizzare un raduno.
Così facevamo ai vecchi tempi, durante la scuola, quando coglievamo le occasioni di qualche festa per ritrovarci e mangiare insieme una pizza. Con qualche follia giovanile, come quando vennero tutti vestiti di tutto punto con la talare, e il più robusto con una veste da vescovo…
Detto e fatto, quest’anno il raduno ha avuto luogo il 17 agosto a Parma, nella casa madre delle saveriane. Eravamo: p. Marano, p. Marinoni, p. Leonardo, p. Walter, p. Riccardo e io. C’era anche la pizza, come da collaudata tradizione. E tante cose da raccontarci.
Un’avventura sempre splendida
Le ore sono volate, ma quante ce ne vorrebbero per raccontare 36 anni di vita? Anni in cui abbiamo avuto il regalo bellissimo di incontrare altri popoli: se qualcosa abbiamo offerto, abbiamo anche molto ricevuto. Fraternità, testimonianza di fede, valori che hanno arricchito la nostra vita. Anni in cui abbiamo goduto di vedere i segni del Regno che viene.
La strada è stata a volte scorrevole, a volte difficile e polverosa; i cammini a volte spediti e a volte sofferti; ma l’avventura è sempre stata splendida.
Non è mancato il ricordo degli anni ancora più giovanili, passati per diversi di noi a Cremona: quelli dell’adolescenza e degli studi superiori. Di quella comunità ci rimane un bel ricordo e la nostalgia.
Non potevamo tirar troppo tardi, perché p. Riccardo doveva tornare a casa nel Bresciano in moto. E così ci siamo salutati.
Contando su Colui che ci è stato vicino fin qui, ci siamo detti: la missione continua e arrivederci alla prossima occasione!