Bukavu: Un muro per il monastero
A Murhesa, venti chilometri da Bukavu, nella regione congolese del Kivu, c'è il monastero delle "trappistine". Qui è stata barbaramente uccisa suor Dénise, il 7 dicembre 2009, incaricata del servizio ai poveri. (La sua foto è stata pubblicata su "Missionari Saveriani" in prima pagina sul n. di febbraio 2010 - ndr). In un secondo assalto, i banditi hanno cercato di portare via le mucche, fonte di sussistenza per le suore del monastero. Questi fattacci, pur vissuti nella fede e nella preghiera, hanno comprensibilmente scosso le religiose.
Dal giorno dell'assalto, suore e novizie - una ventina, tra cui una francese di 81 anni - hanno evacuato i luoghi più esposti del monastero e di notte, per dormire, si concentrano tutte nel cortile più interno e protetto.
La badessa suor Jeanne scrive: "La nostra più grande preoccupazione per il momento è di avere un piccolo muro di clausura verso il lato dei campi, da dove sono venuti gli assalti. Per essere più sicure psicologicamente, perché siamo rimaste un po' traumatizzate".
Si tratta di un muro di 100 metri, dello spessore di 20 centimetri, per un preventivo di 17.000 euro. I saveriani della zona hanno già anticipato 5.000 euro per l'acquisto del primo materiale. Per i rimanenti 12.000 euro, chiediamo la collaborazione dei generosi lettori e lettrici.
I muri sono brutti segni di divisione; ma questo è solo per protezione. Con riconoscenza, a nome delle suore "trappistine",
p. Antonio Trettel, sx.