Bisogna credere… praticamente!
Abbiamo ricevuto l'abito santo della fede nel giorno del nostro battesimo, ma questo abito è necessario perfezionarlo con l'esercizio degli atti relativi, per cui la fede nostra da abituale che è, deve diventare attuale, informando e vivificando tutti gli atti della nostra vita. Non basta avere la fede per essere giustificati al cospetto del Signore; ma è necessario vivere la vita della fede, che si manifesta nelle opere.
Vivere la vita della fede vuol dire giudicare ogni cosa secondo i suoi infallibili comandi, approvare ciò che essa approva e condannare ciò che essa condanna. Non basta credere, ma bisogna vivere in conformità della propria fede, interrogarla in tutti gli incontri, in tutte le contingenze della vita e regolarsi non secondo l'andazzo del tempo, non secondo le esigenze delle passioni sregolate, ma secondo i suoi insegnamenti, con la persuasione di seguire la verità e di praticare la giustizia.
Non basta credere speculativamente, ma bisogna anche credere praticamente, vale a dire senza arrossire di fronte agli scettici e ai miscredenti. È necessario che la fede informi tutti i pensieri della nostra mente, tutti gli affetti del nostro cuore. È necessario che la nostra vita e le nostre opere siano l'eco della nostra fede.
Non basta che l'immagine adorabile del Crocifisso adorni le pareti delle nostre case perché si possa dire che là regna Cristo. È necessario di più: che il suo spirito santifichi i membri delle nostre famiglie.