Skip to main content
Condividi su

La nostra terra di Bergamo dà il benvenuto e saluta cordialmente il nuovo vescovo della Sierra Leone, mons. Natale Paganelli, che in dicembre è venuto tra noi per condividere la gioia della sua nuova consacrazione episcopale e per ordinare, a Parma, quattro nuovi diaconi saveriani.

Bergamasco per vocazione

Mons. Paganelli è nativo di Grignano di Brembate Sotto. È entrato dai missionari saveriani il 29 settembre 1967 e il 31 ottobre, a Makeni, ha ricevuto l’ordinazione episcopale dal Nunzio Apostolico, assistito dai vescovi della Sierra Leone e della Liberia. Accanto al Nunzio, mons. Mirosław Adamczyk, c’era il suo predecessore, mons. Giorgio Biguzzi, saveriano romagnolo, che moltissimi di voi conoscono fin dai tempi dei dolorosi eventi della guerra civile sierraleonese per la sua efficace azione in favore della pace e il reintegro di numerosi “bambini saldato”.

Naturalmente, i sacerdoti e i laici di Makeni hanno accolto con gioia il nuovo vescovo e hanno dichiarato la loro disponibilità a sostenerlo e a lavorare con lui. È un buon inizio. Noi ci uniamo a tutti i rappresentanti della sua chiesa africana per augurargli buon lavoro nella vigna del Signore!

Rinascita spirituale e morale

Da circa quattro anni, infatti, la diocesi di Makeni era in grande sofferenza per la mancata accettazione del vescovo ordinato tre anni fa. Papa Francesco ha risolto la situazione dopo aver ricevuto una richiesta di perdono da parte del clero di Makeni e una dichiarazione di obbedienza e di affetto. Si può usare l'espressione 2.0 per descrivere un nuovo inizio e un salto in avanti della gente e della chiesa in Sierra Leone.

La nazione d’adozione del vescovo Paganelli, l’8 novembre è stata ufficialmente dichiarata “ebola free”. Dopo mesi e mesi di paura e incertezza, dopo migliaia di morti, dopo una semi-paralisi della vita sociale, la dichiarazione della fine dell’epidemia ha sprigionato energie nuove e una gioia incontenibile. Già da qualche tempo la gente aveva ripreso le normali attività quotidiane; mancava tuttavia la dichiarazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, per cui non si potevano iniziare nuovi progetti o riprendere quelli interrotti, per timore di un ritorno del virus.

Mons. Biguzzi, che si trovava a Makeni in quei giorni, ci ha testimoniato di aver toccato con mano la gioia della gente per la fine di un incubo. Si sono svolti momenti di preghiera e marce di ringraziamento. Il calore e l'esuberanza dei giovani stanno infondendo una nuova vita.

In Sierra Leone i missionari saveriani sono presenti e impegnati nell’evangelizzazione dal 1950. Sono certamente diminuiti di numero, ma ‘ringiovaniti’ grazie ai confratelli africani e asiatici. La missione cambia, ma lo Spirito soffia e crea energia. I missionari, grazie a Dio, ci sono ancora!



Scarica questa edizione in formato PDF

Dimensione 2266.01 KB

Gentile lettore,
Continueremo a fare tutto per portarvi sempre notizie d'attualità, testimonianze e riflessioni dalle nostre missioni.
Grazie per sostenere il nostro Giornale.


Altri articoli

Edizione di Novembre 2003

"Dovendo pur prendere da voi commiato..."

Tema del "Paginone" di questo numero: "La morte di chi ha già lasciato tutto" Era il 2 luglio del 1921. Dieci anni prima della morte, il Conforti ...
Edizione di Giugno/luglio 2019

La debolezza diventa una forza

Padre Giuseppe Nardo è una vecchia conoscenza degli amici dei missionari saveriani di San Pietro in Vincoli, perché è stato per tanti anni in quest...
Edizione di Ottobre 2020

Kamenge, 25 anni di missione

Il 21 luglio 2019, alla presenza dell’arcivescovo di Bujumbura avevamo dato inizio a un anno speciale in preparazione alle celebrazioni dei 25 anni...
Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito