A casa il tempo vola!
Per un missionario tornare nel proprio paese, nella propria città e nella propria famiglia è sempre un'emozione particolare. È come un torrente in piena di ricordi, odori e sensazioni che si sprigiona all'improvviso ed è incontrollabile. Questo torrente di memorie dura per un po' di tempo, anche dopo che si è tornati nella propria missione. In poche parole, questa è stata la mia esperienza di vacanza in Italia, a Taranto, nella mia famiglia, dopo tre anni di lavoro in Giappone.
Purtroppo ho potuto usufruire solo di un mesetto di riposo a causa di vari impegni improrogabili nella missione. In questo poco tempo sono riuscito però a incontrare, oltre alla famiglia, molte persone amiche che pregano per me. Avrei voluto incontrarne di più; avrei voluto girare di più e avere altre occasioni per condividere la mia esperienza missionaria, ma il tempo è volato. Sarà per la prossima volta.
L'unica cosa che chiedo, ed è la cosa più importante per noi missionari, è quella di non lasciarci mai soli, ma di accompagnarci con la preghiera. Infatti, le preghiere dei propri cari, degli amici, dei conoscenti e di tutta la comunità ecclesiale in generale, sono come una mano invisibile che spinge e sostiene il missionario in ogni momento della sua vita. In questo legame spirituale il missionario non è mai solo ed è sempre legato alla sua terra e alla sua gente.
Grazie, dunque, per la vostra costante preghiera per noi.