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Caro direttore, può immaginare la mia gioia nel leggere sul numero di maggio di “Missionari Saveriani” del ritrovamento fortuito dei resti del venerato abate Sidotti. Stando sul posto e parlando con alcuni ricercatori storici, avevo avuto notizia dell'individuazione a suo tempo del quartiere di Tokyo, dove sicuramente era collocata la prigione in cui Sidotti trovò la morte. È bello sapere che le spoglie non sono sepolte sotto palazzoni di quartiere, ma riemerse e finalmente valorizzate sia nel loro significato storico che soprattutto di testimonianza spirituale!

Sono molto d'accordo con p. Manni che questo evento dovrebbe costituire un forte stimolo a strutturare in maniera adeguata il lungo percorso di canonizzazione del martire, praticamente mai iniziato.

Mi piacerebbe rimanere aggiornato sulle iniziative al riguardo tramite la comunità saveriana del luogo e, se nel mio piccolo posso rendermi utile, lo farò molto volentieri.

Giorgio Brechet, via mail

* * Giorgio ha ragione, ritrovare i resti mortali dell’abate Sidotti è motivo di gratitudine e ci invita ad approfondire di più la sua vita, il suo ideale, la sua passione missionaria, nella speranza che altri possano seguire questo esempio di umanità, fede e speranza. La testimonianza di un missionario e martire (speriamo che si avvii il processo di canonizzazione) non viene mai meno, anche con il passare del tempo, anzi, cresce ogni giorno di più. Queste persone continuano a fare il bene, in vita e “in morte”, suscitando, tra noi, il desiderio di autenticità e di seguire il loro esempio.


Caro p. Filippo,

volevo ringraziare quanti, attraverso di "Missionari Saveriani", collaborano e inviano offerte a noi missionari dell’Amazzonia. Grazie al loro costante aiuto, possiamo contribuire a migliorare le condizioni di vita di tanta gente semplice e povera, lavorando al meglio anche alla formazione di nuovi missionari.

Il Signore ricompensi con le sue benedizioni ogni gesto di generosità e di amicizia. Da parte nostra confermiamo la preghiera e il ricordo al Signore. Un sincero e fraterno grazie dalla missione dell'Amazzonia.

p. Matteo Antonello, Belém - Brasile

* * Ringrazio p. Matteo, responsabile della regione saveriana in Amazzonia, dove ho passato vari anni e ho potuto gustare la gioia della missione, a contatto con comunità cristiane ferventi e gioiose, nonostante le difficoltà.

p. Filippo, sx



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