[dal sito delle Missionarie Saveriane] * Abbiamo chiesto a Tea Frigerio:
Cosa speri dal Sinodo per l’Amazzonia?
Definendone il tema, Papa Francesco ne ha, per così dire, definito il processo e la meta: cammini nuovi per la Chiesa e per un’ecologia integrale.
Cammini nuovi esigono anzitutto un modo di camminare nuovo: camminare insieme. Insieme ai popoli nativi, alle comunità tradizionali, ai popoli che si sono formati con le migrazioni da altri continenti, al laicato cristiano, alla gioventù, alle donne, che con la loro storia, cultura, religiosità e fede hanno resistito e resistono. Fare silenzio e mettersi in ascolto di quanto hanno patito e quanto ancora sperano e sognano in fedeltà al Vangelo e alla Chiesa di Gesù per l’Amazzonia di oggi. La nostra responsabilità è intravvedere insieme questi cammini nuovi.
Cammini nuovi pensando all’Amazzonia come polmone della casa comune... Cammini nuovi dove la gioventù sia protagonista... Cammini nuovi che riconoscano il ruolo fondamentale della donna nella società e nella Chiesa... Cammini nuovi per una Chiesa nuova nelle sue strutture, nei suoi riti, che apra spazi per una teologia e pastorale inclusive dei volti amazzonici... Cammini nuovi per una vita religiosa consacrata che riesprima il suo ‘essere’ con i valori del mondo indigeno, così come nella formazione dei futuri presbiteri... Cammini nuovi di evangelizzazione in un dialogo inter-religioso sincero. Sogno un evento ecclesiale che vada oltre i confini della Chiesa cattolica, che sia di ispirazione nazionale e internazionale; che il mondo intero guardi in modo diverso all’Amazzonia e alle persone e popoli che vi vivono.
Come intendete l’ecologia integrale di cui parla il Papa nel IV capitolo della Laudato si’?
“Tudo está interligado nesta casa comum”, cantiamo, parafrasando quanto scrive Papa Francesco all’inizio di questo capitolo: “Tutto è intimamente relazionato”. In modo lapidare, il Papa dice: “Non ci sono due crisi separate, una ambientale e l’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale” (n. 139). Ecologia integrale sono, insieme: persone, società, ambiente, cultura, economia, spiritualità. É una relazione armonica dell’umanità con la Madre terra, dell’umanità con sé stessa e con il Divino, infine del creato con il Creatore. É un’ecologia che si preoccupa della globalità ma prende seriamente in considerazione la vita quotidiana, con le sue sfide e gioie. Ciò aiuta a comprendere che tutto è connesso, tutte le realtà sono in intima relazione, e che la cura per la preservazione della natura cammina insieme allo zelo per la vita nella sua integrità. L’armonia dev’essere una ricerca costante, non dando spazio all’egoismo, alla violenza, allo sfruttamento. “Ferire la Madre terra è ferire l’umanità, la sua morte è la nostra morte” affermano gli indigeni.
Il Papa rivela un interesse speciale per l’Amazzonia e le sue popolazioni. La sua voce è ascoltata?
Nella storia dei Sinodi, mai i popoli originari hanno ricevuto attenzione e affetto così intensi.Credo che papa Francesco, la cui voce di pastore è ascoltata in molte parti del pianeta, voglia con questo Sinodo far risuonare la voce dei popoli originari. Il cammino di preparazione chiede che siano ascoltate le persone che vivono nella Pan-Amazzonia, per questo è stato elaborato un testo base di riflessione con alcune questioni.