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Laici saveriani, Un prezioso momento di Famiglia

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Da domenica 7 a sabato 13 agosto si è tenuta ad Acerno (SA) la Convivenza estiva del Laicato Saveriano. Vi hanno partecipato le realtà laicali saveriane di Salerno, Ancona, Parma e Desio, per lo più famiglie con i propri figli, in totale più di 50 persone. Erano presenti p. Rosario Giannattasio, referente del Laicato Saveriano in Italia e il padre Xavier Peguero della Direzione Generale e incaricato del Laicato Saveriano a livello di tutta la Famiglia Saveriana. Elena Conforto e Agnese Chiletti hanno rappresentato con qualità le Missionarie di Maria (Saveriane). Una partecipazione corale espressione della ricchezza della Famiglia Carismatica Saveriana.

Per me era la prima occasione di partecipazione alla Convivenza annuale, dopo aver camminato con il Laicato Saveriano di Parma nello scorso anno. Come per un principiante, la convivenza è stata un’opportunità molto ricca per entrare ulteriormente nel mondo del Laicato Saveriano.

In assemblea durante la convivenzaStimolati dal brano dei Discepoli di Emmause dal titolo “Uomini e donne della risurrezione, uomini e donne di speranza”, gli organizzatori hanno saputo armonizzare momenti di riflessione, di condivisione del cammino annuale appena concluso, con altri di fraternità e relax come sono state le visite ad Amalfi e alla Abbazia del Goleto in Irpinia.

I momenti di riflessione sono stati guidati dalla sociologa Chiara Giaccardi (online) e dalla Missionaria di MariaElena Conforto.

Chiara a partire dal rapporto cristiano col tempo, visto come spazio in cui adoperarsi e sporcarsi le mani,ha sottolineato la Chiesa in uscita secondo la visione di papa Francesco, una Chiesa che da morta diventa generativa attraverso anche una rivalutazione del rapporto morte/vita a partire dall’esperienza della pandemia. Ha poi toccato il tema della povertà, come luogo di educazione alla cura declinata secondo i verbi del vedere e dell’impegnarsi con responsabilità; e, infine, ha trattato il tema della fede vissuta nella speranza e mantenendo vivo il desiderio.

Elena,a partire dalle parole di papa Francesco che da “una crisi non si esce uguali: o usciamo migliori o peggiori” (19 agosto 2020), ha guardato a questo tempo in controluce alla ricerca di qualche pagliuzza d’oro.Ci ha detto di farlo in un atteggiamento di silenzio educando il cuore a grandi desideri che come stelle orientano il cammino, senza preoccuparsi di vedere subito dei risultati ma piuttosto avviandoprocessi con l’atteggiamento specifico della cura.Elena ha poi indicato sette sentieri tenendo come sfondo il brano evangelico dei discepoli di Emmaus (Lc 24) e le due encicliche Fratelli Tutti e la Laudato si’: innamorarsi della realtà; pregare; promuovere la cultura dell’incontro; vivere l’opzione evangelica per i poveri; condividere i beni della terra; impegnarsi nella politica e nella cittadinanza attiva; curare la casa comune e avere uno sguardo contemplativo.

Come avviene ogni tre anni si è poi proceduto all’elezione del Consiglio del Laicato Saveriano, momento molto importante per il cammino unitario e condiviso di tutto il Laicato Saveriano.

Da principiante quale ero, sono rimasto colpito da alcuni momenti e particolaritàdella Convivenza.

La prima nota è rappresentata dall’armonia tra ricchezza locale dei vari gruppi del Laicato Saveriano e il suo cammino unitario e comune.

La sintonia tra locale e nazionale è di certo una nota molto positiva, frutto di anni di percorso serio e profondo. Un assaggio della ricchezza dei singoli gruppi ci è stato offerto dalla condivisione del progetto “2nd Hand” di Salerno e della scuola di italiano per donne bengalesi sorta a Parma.

Mi ha colpito molto il momento dell’”appartenenza”, allorché ciascun partecipante è chiamatoa rinnovare la sua adesione al cammino del LaicatoSaveriano.

La condivisione è risuonata in me come una sorta di salmo di lode a Dio per le meraviglie che opera attraverso il Laicato Saveriano. E questo, anche quando, con non poca fatica, qualcuno ha espresso la sua decisione di prendere una pausa dal percorso.

E, infine, la terza nota rappresentata dal cammino internazionale del Laicato Saveriano.

Padre Xavier, a nome della Direzione Generale e in vista del XVIII Capitolo Generale che si celebrerà a Bukavu (RDC) nell’estate del 2023 ci ha presentato con dovizia di particolari il Documento “Elementi caratterizzanti del Laicato Saveriano”. Si tratta dell’enunciazione degli “ingredienti” che fanno sì che si possa parlare di LaicatoSaveriano dentro la ricchezza tipica di ogni circoscrizione saveriana. Nel prossimo anno pastorale, insieme all’Enciclica “Fratelli tutti”, ci sarà modo di riflettere su questo documento come preparazione puntuale al XVIII Capitolo Generale.

In conclusione vorrei augurare ogni bene ai laici che compongono il Consiglio del Laicato Saveriano. A loro il compito di condurre con coraggio e fiducia il cammino dei prossimi tre anni, certi che il Signore benedice i passi che insieme percorriamo come Famiglia Carismatica Saveriana.

Gita ad Amalfi battello



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