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Consiglio indigenista missionario (Cimi): 28 di giugno 2014

Gruppi di segherie minacciano d’invadere, a qualsiasi momento, due villaggi degli indios Ka’apor, nello Stato del Maranhão. L’aggressione sarebbe una rappresaglia all’azione degli indios che, mentre realizzavano la demarcazione della loro area tradizionale (etno-demarcazione), hanno sequestrato ruspe, motoseghe, camion, motociclette e armi. I Ka’apor hanno costretto alla resa un gruppo di uomini in possesso di questi strumenti che servivano al taglio illegale di legname. Dalle informazioni ricevute, fino ad ora gli indios Ka’apor non hanno potuto contare con le forze d’ordine federali. Secondo le informazioni degli indios e di alcuni amici (i nomi sono mantenuti sotto sigillo per ragioni di sicurezza), i gruppi di segherie sono concentrati nei municipi di Nova Olinda do Maranhão e Santa Luzia do Paruá, comuni vicini all’area indigena Ka’apor... 

Da più di un anno, gli indios Ka’apor hanno intrapreso ronde di controllo ambientale e territoriale nella loro area che comprende la demarcazione della loro area chiamata Terra Indigena Alto Turiaçu. Questo lavoro è riuscito a proteggere il 70% dell’area. Il resto è ancora nelle mani delle segherie che portano il legname tagliato nelle città succitate e in quella di Paragominas… 

“Purtroppo dobbiamo affermare che esiste la connivenza di alcune amministrazioni comunali. Queste segherie possiedono grandi fattorie e sono le stesse che hanno devastato l’area indigena Awá Guajá, ora protetta”, afferma un alleato degli indios. Dice che equipe della Fondazione nazionale degli indios del governo federale (Funai) soffrono intimidazioni in quella regione e non ricevono l’appoggio necessario dal governo per creare caserme di appoggio e vigilanza. Quelle che esistono soffrono costantemente attacchi e non usufruiscono della protezione della polizia. Alla fine di giugno scade il tempo stabilito dalla magistratura che determina la creazione di nuove caserme. Niente, finora, è stato fatto. “I Ka'apor e tutti i popoli indigeni del Brasile stanno dando allo Stato brasiliano una dimostrazione di autonomia e confermando la mancanza di impegno ed inattività degli organi pubblici che dovrebbero riguardare e proteggere le aree indigene”, afferma un altro amico degli indios Ka’apor. Gli stessi indios Ka’apor affermano che continueranno a proteggere le loro terre effettuando ronde di controllo contro le invasioni delle segherie. Nei villaggi Ka’apor il clima è quello di guardia e attenzione mentre un gruppo di guerrieri (indios) rimane in foresta indagando possibili invasori.

Laranjeiras do Sul (Paraná), 29 giugno 2014



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