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Marocco, No alla morte per gli apostati

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“Nella vasta galassia del mondo musulmano, in gran parte scosso dal fondamentalismo, c’è un paese che brilla per la sua moderazione e per il rispetto delle minoranze che vi abitano. Negli anni ’30 del secolo scorso fu tra i primi ad eliminare il sistema legale imposto dalle potenze coloniali che stabiliva differenze razziali tra i vari gruppi etnici, e in seguito salvò i suoi ebrei dalle grinfie naziste” (E. Lattes). (1) «Si tratta del Marocco, in cui un ebreo è attualmente consigliere del re Muhammad VI, nipote di Muhammad V che nel 1940 si rifiutò di adottare le leggi razziali, e di far deportare i suoi cittadini. All’epoca, insieme al resto del Maghreb, il Marocco faceva “parte della Francia non occupata”, ovvero era una colonia sotto il diretto controllo del governo collaborazionis...

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