Skip to main content

LETTERA APERTA AI VESCOVI ITALIANI SUL CAMMINO SINODALE

Condividi su

Abbiamo ricevuto dalla “Rete cammino sinodale Chiesa italiana”, formata da Adista – Costituzione Concilio e Cittadinanza / Per una rete tra cattolici e democratici (c3dem) – Cammini di speranza – Centro interconfessionale per la pace (Cipax) – Comunità cristiane di base (Cdb) – Comunità di via Germanasca (Torino) – Coordinamento teologhe italiane (Cti) – Donne per la Chiesa – Il foglio – La tenda di Gionata – Noi siamo Chiesa – Pax Christi – Pretioperai – Progetto giovani cristiani lgbt+ – 3VolteGenitori – Viandanti, la “lettera aperta” ai vescovi italiani circa l’impegno di un camino sinodale a livello nazionale. Volentieri la pubblichiamo, anche se in versione ridotta, come un contributo prezioso a quella “riforma missionaria” così spesso auspicata da papa Francesco anche per la Chiesa che è in Italia.

LETTERA APERTA AI VESCOVI ITALIANI SUL CAMMINO SINODALE

RETE “CAMMINO SINODALE CHIESA ITALIANA”
19 MAGGIO 2021

Carissimi fratelli vescovi, il cammino sinodale, di cui la Conferenza episcopale ha nelle scorse settimane annunciato l’avvio e di cui discuterete nella vostra Assemblea generale del 24-27 maggio, ci pare una grande opportunità, un vero kairós, per rimettere in movimento una comunità ecclesiale che da tempo nel nostro paese vive una situazione di stanchezza e fatica a comunicare la fede in un mondo in continuo mutamento. 

Perciò siamo convinti che tale occasione vada colta con gioia e speranza, coraggio e impegno, spirito costruttivo e autocritico, parresia e voglia di percorrere strade nuove, sotto la guida dello Spirito, e sentiamo urgente la necessità di contribuire fin da principio al cammino sinodale, che non può prescindere dall’apporto di tutte le componenti ecclesiali.

Ciò richiede, a nostro parere, prima di tutto, che il percorso sinodale sia il più aperto, inclusivo e partecipativo possibile, coinvolgendo non solo chi frequenta abitualmente le nostre parrocchie e associazioni, ma pure quanti, per diverse ragioni (anche di visione etica o teologica), sono stati messi ai margini o si sono allontanati dalle nostre strutture pastorali. Solo un processo di profondo ascolto, autentica discussione, dialogo sincero, ricerca comune e deliberazione condivisa, che implichi tutte le componenti del corpo ecclesiale e tutte le voci (comprese quelle ferite o critiche e interpellando anche i fratelli e le sorelle delle altre Chiese cristiane), chiamate a esprimersi su un piano di parità, con piena libertà e senza argomenti “proibiti”, può, infatti, innescare quella conversione pastorale sempre invocata. 

A ciò dovrebbe servire prima di tutto una consultazione che parta dal basso [...] per costruire un consenso forgiato a partire dalle esperienze, preoccupazioni, proposte emergenti dalla base ecclesiale, e destinato a tradursi in decisioni assunte di comune accordo. 

Questa autentica esperienza di comunione, corresponsabilità e discernimento dovrebbe avere come filo conduttore un interrogativo di fondo: come la nostra Chiesa può ripensare la propria presenza e missione evangelizzatrice nella società italiana di oggi e domani?

Non potremmo, infatti, non partire da alcune constatazioni, vissute nell’esperienza quotidiana prima che rilevate dalle indagini sociologiche:

  •  l’esaurimento del modello ecclesiologico della Chiesa italiana; [...] per cui va rivisitato criticamente, riconoscendo anche quanto di esso nei decenni scorsi ha oscurato il messaggio evangelico; 
  • l’insufficienza, confermata dalla pandemia, della parrocchia tradizionale quale canale di evangelizzazione/trasmissione della fede;
  • la distanza sempre più percepita tra insegnamento della Chiesa e vita delle persone;
  • la difficoltà della nostra Chiesa, pur capace di promuovere innumerevoli e lodevoli iniziative di carità, a “dire una parola rilevante” nelle gravissime crisi vissute dall’Italia nel 2008 e oggi, che hanno accresciuto le disuguaglianze sociali e indotto anche molti cattolici ad avallare spinte xenofobe e antisolidali.   

Ciò implica affrontare almeno due questioni decisive: 

  • la forma con cui i credenti vivono la fede insieme oggi [...];
  • il come la comunità ecclesiale può offrire un servizio significativo alla nostra società, [...].

Un compito impegnativo, ma entusiasmante. Un cammino da percorrere tutte e tutti insieme.



Per scaricare la rivista accedi con le tue credenziali d'accesso o abbonati.

Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito