È martedì 17 ottobre. Mi risuonano in testa le parole di papa Francesco per la Giornata di digiuno e preghiera per la pace: “Non si versi altro sangue innocente né in Terra Santa né in Ucraina, o in qualsiasi altro luogo, basta, le guerre sono sempre una sconfitta, sempre”.
E mentre digiunavo, mi sono collegato con il villaggio di Neve Shalom/Wahat al-Salam fondato da Bruno Hussar. Ho condiviso le loro riflessioni e azioni di pace in tempo di guerra. Ne trascrivo alcune, segno di come si possa lavorare per la pace anche in tempo di guerra. Mentre viviamo le conseguenze dell’efferato massacro nel sud del paese e assistiamo all’incombente crisi umanitaria e alle morti a Gaza, ribadiamo la nostra convinzione che solo la vera pace, l’uguaglianza e i diritti umani di base per tutti po...
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