È appena uscito "A come ambiente", un nuovo testo di educazione ambientale per la scuola media. Ci offre un nuovo punto di vista e una nuova impostazione interdisciplinare.
Dopo “l’educazione stradale”, “all’inculturalità”, “alla salute”, ecc., proposte recentemente dal ministro ad alimentare l’eccesso di compiti formativi di cui la scuola è stata caricata, ancora un’altra “educazione”? Non è l’intento di questo testo di educazione ambientale proposto da Giorgio Nebbia, uno dei padri del pensiero ecologico, e da Paola Costa e Marino Ruzzenenti, insegnanti-ambientalisti da anni impegnati sul campo: esso infatti non vuole “aggiungersi”, né “sovrapporsi”, né “comprendere” i diversi ambiti disciplinari, ma piuttosto compenetrarli offrendo un nuovo punto di vista.
Peraltro il testo, pur proponendosi come strumento operativo, non intende rinunciare agli obiettivi ambiziosi di un’educazione ambientale che comprenda in sé diversi livelli: quello delle conoscenze da reinterpretare, quello dei valori di riferimento da ricostruire, nonché quello dei comportamenti nuovi da mettere in atto.
L’originalità sta nell’impostazione trasversale rispetto alle diverse discipline: matematica e scienze; storia ed educazione civica; italiano; ma anche educazione tecnica e geografia. Questa struttura interdisciplinare è evidente nella proposta di lettura orizzontale delle diverse parti, in cui i riferimenti disciplinari, all’interno di un’unitarietà di argomenti, sono riconoscibili dalla grafica che caratterizza i diversi paragrafi.
Tuttavia l’opera non vuole in alcun modo essere un “supertesto”, capace di superare sul piano contenutistico i manuali, anche se tiene conto della scansione dei programmi delle diverse discipline nel ciclo degli studi (le prime tre parti i rispettivi anni della media e la quarta parte un’ipotesi di lavoro per l’esame di licenza). Piuttosto vengono proposti nuovi percorsi di ricerca, diverse chiavi di lettura, interrogativi da porsi, interventi da compiere sul territorio e verifiche del cambiamento.
Il testo si presenta insomma come uno strumento di lavoro, una sorta di guida a possibili percorsi di riflessione, di ricerca ed azione da progettare e condurre insieme da parte del gruppo studenti-docenti. In questo senso, attraverso apposite schede, sono particolarmente curate le indicazioni sui materiali informativi reperibili e sulle agenzie istituzionali e non che operano su questi temi.
Si offrono suggerimenti pratici su facili esperimenti da compiere a scuola o altrove, su come indagare la realtà territoriale e sui comportamenti innovativi che concretamente possono essere adottati dagli alunni stessi. Il linguaggio, pur preoccupandosi del necessario rigore scientifico, cerca di essere semplice in coerenza con l’agilità dello strumento proposto.
M.R.
- A come ambiente di Paola Costa, Giorgio Nebbia e Marino Ruzzenenti. Ed. La Nuova Italia, Firenze 1998, pp 181, Lit 19.500.
