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ARTICOLI DI M.O. SUL CONGO - COMUNI PER ECONOMIA DI PACE

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Una lettera dall’Associazione Italia-Congo e una proposta dai cittadini di Cutrofiano (Le): potrebbero tutti i Comuni che si sono dichiarati per la pace diventare soci di Banca Etica?

GLI ARTICOLI DI M.O. SUL CONGO

Ho letto con molta soddisfazione il coraggio che avete dimostrato nei vostri articoli apparsi sul numero giugno-luglio 2003. Sono il presidente dell’Associazione Italia-Congo, da tempo impegnata nella battaglia per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui drammi delle cosiddette “guerre dimenticate” (volutamente) e negli aiuti umanitari alla popolazione del Congo.

Mi  rallegro inoltre nel constatare la sincerità e la chiarezza che hanno caratterizzato i vostri articoli. In un certo modo mettete in luce quei paesi occidentali che fomentano violenze nei paesi del Terzo Mondo per motivi geo-politici-economici, sotto lo sbandieramento della democrazia negli stessi paesi. È vergognoso per la comunità internazionale intervenire tardi ed in maniera poco efficiente in Congo, per cui si sono dovute registrare più di tre milioni di morti, sotto il silenzio dei media  occidentali, dovuto a motivi inesplicabili.

Secondo il parere di molti congolesi, se non ci fossero le varie denunce dei missionari e della loro stampa (Nigrizia, Missione Oggi, Missioni Consolata, Misna etc.), nessuno potrebbe capire come la violenza ha distrutto buona parte del continente africano. Sulla nostra coscienza deve pesare una cosa: i telefonini, che tutti  portiamo nelle nostre tasche, hanno un prezzo ben più alto di quello pagato per il loro acquisto: il prezzo reale è il sangue dei congolesi (coltan).

Speriamo di poter iniziare una corrente di collaborazione con la vostra rivista, viste le varie iniziative che l’Associazione Italia-Congo intende organizzare da settembre, in relazione non solo alla Repubblica Democratica del Congo, ma anche per le realtà degli altri popoli africani in conflitto.

KANDI ASSA, Presidente Associazione Italia-Congo.


I COMUNI PER UN’ECONOMIA DI PACE

Al sig. Sindaco del Comune di Cutrofiano

Gentile signor Sindaco,

in questo momento storico, così particolare e significativo per il futuro dell’umanità, avvertiamo la necessità di dialogare con lei, per capire di più e meglio verso quale direzione indirizzare le nostre scelte amministrative, riguardanti la vita sociale ed economica, perché siano scelte di pace.

Noi, cittadini del Comune di Cutrofiano, intendiamo valorizzare il nostro patrimonio culturale, caratterizzato dalla disponibilità all’accoglienza, alla solidarietà, alla convivenza pacifica. Sappiamo che ogni guerra è possibile solo avendo a disposizione armi, soldati e soldi. Rifiutando ogni logica di sopraffazione e violenza, chiediamo che le nostre comunità salentine vengano aiutate a promuovere progetti di sviluppo sostenibile, che producano ricchezza di beni e servizi utili all’intera collettività.

Per tutti questi motivi ci permettiamo di chiedere che il Comune, da lei rappresentato, diventi socio di Banca Etica, che promuove e finanzia progetti di educazione alla pace promossi da imprese sociali impegnate, tra l’altro, nei settori della produzione biologica e del commercio equo e solidale.

L’acquisto di trenta azioni permetterà a Banca Etica di incrementare il capitale sociale e gli impieghi a sostegno dell’economia solidale.

In queste giornate segnate da incontri a tutti i livelli, qualcuno ha detto: “È finito il tempo di giustificare la forza, occorre rafforzare la giustizia”.

I CITTADINI DI CUTROFIANO.



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