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XIII SETTIMANA CULTURALE / TAVERNERIO (CO) 13-18 GIUGNO 2022

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Dopo la pausa imposta dalla pandemia, sono tornate le “Settimane culturali” dei saveriani in Italia. Infatti, dal 13 al 18 giugno, ha avuto luogo a Tavernerio (Como) la XIII edizione, cui hanno partecipato in presenza una ventina di saveriani, tre saveriane e un laico dei saveriani. Sulla scorta del tema scelto dalla nuova Direzione Regionale dei saveriani in Italia per il quadriennio 2021-2025, “La trasformazione missionaria della Chiesa…”, ci si è orientati ad approfondire il tema mettendo a fuoco anzitutto la trasformazione della missione. Da qui il titolo: “La trasformazione della missione / Siamo forse gli ultimi missionari?”, come invito agli istituti specificamente missionari, e quindi anche ai saveriani, a ripensarsi all’interno di una Chiesa – locale e universale – tutta chiamata alla conversione missionaria. Una conversione che deve fare i conti con “un cambiamento d’epoca”, che genera spaesamento anche nei missionari, come indica il sottotitolo: Siamo forse gli ultimi missionari?”.

Il metodo seguito è stato quello tradizionale del vedere-giudicare-agire, con l’intreccio costante dei tre momenti. Il vedere è stato interpretato soprattutto dalla relazione introduttiva di Luca Pandolfi, ordinario di Antropologia culturale presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma: Dalla missione coloniale alla missione interculturale (martedì 14 giugno), sulla complessità e le sfide dell’azione missionaria nell’attuale contesto interculturale. Ma anche dall’intervento del saveriano Stefano Raschietti, che ha da poco concluso il dottorato in Teologia a Curitiba (Brasile) sulla critica della “ragione missionaria” in America latina ma non solo: La missione nell’ottica “decoloniale” (mercoledì 15 giugno), sulla ricerca di un nuovo paradigma per la missione appunto quello “decoloniale”.    

Il giudicare è stato affidato anzitutto alle quattro Lectio sugli Atti degli apostoli (da martedì 14 a venerdì 17 giugno) di Matteo Crimella, docente di esegesi alla Facoltà Teologica di Milano e al Seminario Teologico del Pime di Monza, di Ludwig Monti, biblista già monaco di Bose, e di Gabriele Ferrari, già superiore generale dei saveriani, che hanno offerto all’inizio di ogni giornata un approccio al tema partendo da altrettante pagine scelte degli Atti. Ma anche dai due interventi del saveriano Paolo Tovo, che a Parigi sta concludendo il dottorato in Teologia presso il Centre Sèvres con una tesi sugli scritti di Christian de Chergé e la cui riflessione è partita dallo sguardo lungo del Fondatore dei saveriani, inclusivo delle nuove generazioni di “figli” del Conforti alle prese con le sfide attuali della missione: Il quarto “spirito” di mons. Conforti (giovedì 16 e venerdì 17 giugno).

L’agire è stato vissuto quotidianamente a livello personale, nei tempi di “riflessione personale”, e a livello comunitario, nei tempi di “lavori di gruppo”, che sono sfociati nella serata di venerdì 17 e nella mattinata di sabato 18 giugno nelle Conclusioni (cfr. download).

xiii settimana culturale tavernerio 2


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