Il 13 novembre, ancora una volta l’orrore di assurde stragi di persone inermi e indifese, di ogni nazionalità e religione, ha colpito i nostri cuori.
Il lacerante dolore di tante vittime, dei loro familiari ed amici risuona cupamente dentro di noi che crediamo in Colui che è venuto per essere la nostra pace, liberazione e riconciliazione, abbattendo i muri di separazione tra i popoli e anche con Dio.
Nelle azioni atroci di Parigi, come nelle altre che le hanno precedute, non c’è traccia di umanità, nemmeno un barlume di ispirazione religiosa, ma solo cecità che stravolge la verità e impedisce di discernere il bene.
Lo sgomento che si diffonde e che prende anche noi, non ci impedisce tuttavia di continuare a credere nel dialogo, nella conoscenza e nell’accoglienza reciproca. Anzi, rilancia l’urgenza e la necessità per le chiese, per le religioni e per tutta la società di praticare questa via che rifiuta la violenza, l’ostilità, l’esclusione e la generalizzazione qualunquista.
Come Chiese cristiane di Parma che formano il Consiglio nato nel 2004 ci impegniamo a proseguire il cammino di amicizia e solidarietà intrapreso da diversi anni con la Comunità islamica di Parma e provincia.
Nell’invocare da Dio consolazione dei cuori provati da tanta sofferenza, supplichiamo che lo Spirito continui a sostenere il coraggio di chiunque testimonia la fraternità, la difesa dei più deboli e l’unità della famiglia umana, e anche quella novità di umanità che viene dal vangelo e che fatica così tanto a trovare spazio per esprimersi.
- Il Consiglio delle Chiese cristiane di Parma.
- 19 novembre 2015.
