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QUALE PREGHIERA DI FRONTE A TANTE MORTI INNOCENTI? “PADRE, ALLONTANA DA NOI QUESTO CALICE!”

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Dal 29 febbraio ad oggi i Missionari Saveriani sono stati visitati da “sorella morte” ben 16 volte: 14 in Casa Madre (a Parma), e 2 in altre comunità (a Desio e Alzano Lombardo). Per la velocità e la dinamica con cui sono avvenuti, sono tutti decessi probabilmente riconducibili al Covid-19. Il giornale dei Saveriani in Italia vi – ai primi 11 della lista – ha dedicato una pagina intera, disponibile in allegato: “Quelle vite missionarie che non si sono spente invano…” (“Missionari Saveriani”, aprile 2020, p. 3).

La redazione di “Missione Oggi”, che segue da vicino lo sviluppo della pandemia in tutto il mondo, con notizie che giungono in redazione dai vari continenti, si unisce al lutto delle comunità saveriane in Italia, anzitutto della Casa Madre, che sta perdendo in poche settimane un patrimonio immenso di confratelli – padri e fratelli –, che era sua ferma intenzione custodire e curare nell’ultimo tratto della loro vita, dopo tanti anni spesi in missione.

In quest’occasione facciamo nostra l’umanissima – e divinissima – preghiera di Gesù nell’orto del Getsemani, prima di consegnarsi alla passione e alla morte: “Padre, allontana da me questo calice!”. Non pretendiamo che il Padre obbedisca alla nostra preghiera, ma, alla stregua di Gesù, gli segnaliamo la nostra sofferenza e gli gridiamo il nostro desiderio che la potenza della morte non prevalga su tanti confratelli missionari ancora in lotta con il virus.



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