IL POTERE DEI SEGNI / PAPA FRANCESCO A MOLFETTA
Sono stati eventi importanti la messa celebrata da papa Francesco a Molfetta nel venticinquesimo della morte di don Tonino Bello e l’incontro ad Alessano che l’ha preceduta, entrambi arrivati dopo la visita a Bozzolo nei luoghi di don Primo Mazzolari e a Barbiana, ormai inseparabile dalla memoria di don Lorenzo Milani.
Quasi una celebrazione di quel “potere dei segni” – coniato e amato da don Tonino – a dispetto dei segni del potere che ancora così tanto contraddistinguono la Chiesa.
È stato bello essere lì, vedere riconosciuto il talento, la creatività e la passione di un compagno di strada capace di trascinare e contagioso di entusiasmo, per cui “la pace non è una delle mille cose che la Chiesa evangelizza. Non è uno scampolo del suo vasto assortimento…..è l’unico suo annuncio. È il solo brano che è abilitata a interpretare”. Una pace legata alla giustizia, da costruire incessantemente, che inquieta e preoccupa. Tanto da terminare la messa ancora una volta capovolgendo la nostra normalità: “la pace è finita, andate”.
Per tutti coloro che hanno conosciuto don Tonino e per tutti coloro che hanno condiviso e condividono l’impegno per la pace, è stato davvero un segno potente quello di papa Francesco.