Una veglia, una cappella piena di persone, un microfono. Cosa posso dire che sia interessante per loro? Che messaggio posso lasciare? Erano queste le domande che mi facevo mentre arrivavo davanti all’altare.
Il primo fine settimana di novembre io e Carmen, da poco tornate dalla Thailandia, ci siamo recate a Parma alla casa Madre dei Missionari Saveriani con i padri Pandri e Gael, per lasciare una testimonianza e assistere alla professione perpetua di tre giovani missionari. L’ospitalità dello studentato teologico di Parma aveva lasciato nei nostri cuori un ricordo meraviglioso dalla convivenza pre esperienza di maggio, e tornarci ha riacceso in noi quel calore, quel senso di famiglia tipico degli ambienti saveriani.
