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Vivere la famiglia in comunità

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Eccoci di nuovo qui con voi! Sono passati ormai tre mesi dal nostro arrivo a Laranjeiras, in  Brasile. In questi mesi, vissuti con tempi e modi molto diversi da quelli a cui eravamo abituati a casa, nei pressi di Ancona, abbiamo vissuto intensamente ogni cosa, dalle più quotidiane a quelle meno ordinarie.

Da inizio dicembre è arrivato qui con noi anche p. Mario Tognali, il nuovo rettore del seminario saveriano, bresciano di origine e in Brasile da tanti anni. Così ora siamo veramente al completo: tre saveriani e la nostra famiglia con due bambini.

Comunità e famiglia

Alessandra - Stiamo sperimentando insieme la sfida di essere comunità e famiglia, proprio come sognava san Guido Conforti: famiglia che si apre al mondo, così che il mondo stesso diventi un'unica famiglia. Certo che, al di là dei buoni propositi, fare famiglia insieme non è facile, già a partire dal nucleo sponsale. Ma i piccoli passi che si fanno in questa direzione diventano poi "grandi passi", perché permettono di fare dei balzi in avanti impensati! Insomma, siamo contenti di questo periodo vissuto insieme.

Alessandro - Nonostante qui in comunità siamo tutti molto diversi come carattere e personalità, cerchiamo di volerci bene e di dialogare. Noi abbiamo sentito subito l'esigenza di un tempo "privilegiato" per parlare e confrontarci insieme. Sarà che anche noi, come coppia, abbiamo sperimentato che a volte c'è bisogno di dedicare un tempo speciale nel quale confrontarci, senza dare per scontato che, vivendo insieme, le occasioni per farlo vengano automaticamente!

Per questo abbiamo chiesto ai nostri tre amici saveriani di fissare un giorno la settimana per un "incontro comunitario", nel quale parliamo di questioni pratiche, programmiamo le attività comuni, verifichiamo quelle già fatte, discutiamo di eventuali problematiche... Un'oretta e mezzo ogni lunedì pomeriggio, subito dopo il sacro riposino pomeridiano dei missionari, approfittando del sonno di nostra figlia Miriam e del tempo concesso a Francesco per vedere un po' di cartoni animati alla tv (ovviamente tutti in portoghese!).

Il venerdì, invece, abbiamo la lectio comunitaria: un momento speciale in cui noi adulti ci ritroviamo intorno alla Parola di Dio, per nutrirci spiritualmente e per fare un po' di condivisione tra noi. Alla sera poi, cerchiamo quasi sempre di essere fedeli al breve momento di preghiera tutti insieme, anche con i bambini, prima di andare a nanna.

Un mondo da scoprire

Alessandra - Ci sarebbero tante cose da raccontare della nostra vita in questi tre mesi: le persone che abbiamo conosciuto, le esperienze vissute con gli indio, con i giovani, il compleanno di Miriam, una inaspettata breve vacanza al mare, il Natale e il Capodanno... È stato un po' difficile entrare nell'atmosfera natalizia, in questo clima caldo. Ma le celebrazioni brasiliane ci hanno donato la sorpresa di una fede profonda e gioiosa.

Il nostro portoghese è un po' migliorato, anche grazie all'aiuto di un'insegnante in pensione e del marito che abitano vicino a noi. Sarà quindi più facile comunicare con gli altri. Certo, per entrare in dialogo con gli altri, il primo passo è entrare nel loro mondo e dare loro la possibilità di entrare nel nostro mondo. Conoscere la loro lingua, quindi, è davvero indispensabile! Ce la stiamo mettendo tutta.

Alessandro - Ci rendiamo sempre più conto che, nonostante il valore profondo del linguaggio non-verbale, senza dialogo e confronto verbale è veramente difficile crescere insieme. La sfida si gioca proprio sulla capacità di entrare in relazione. Dio ci ha creato meravigliosi, ma la meraviglia dell'altro troppe volte diventa inaccessibile... e non solo per problemi di lingua!

E così, giorno dopo giorno l'avventura continua. In questo non ci sentiamo per nulla diversi da ognuno di voi, perché anche se stiamo vivendo un'esperienza speciale, le sfide della vita sono le stesse a tutte le latitudini. Ma a volte, in una realtà diversa dalla propria, queste sfide si vedono meglio.

Tra pochi giorni saremo all'assemblea annuale dei saveriani che lavorano nel sud del Brasile. Noi parteciperemo solo ad alcuni incontri, ma sarà una bella occasione per fare conoscenza con i missionari che lavorano nelle regioni del Paranà, del Minas Gerais e a San Paolo.

Auguriamo a tutti un anno speciale. In particolar modo vi auguriamo che sia un anno libero dalle paure, che sono l'unica cosa che ci imbriglia e ci impedisce di dimorare e vivere nell'amore.

Um abraço brasileiro! Alla prossima.



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