Un invito: “È tempo di scegliere”
Le parole non sono sufficienti per spiegare i sentimenti che inondano il mio cuore, mentre descrivo tutto quello che abbiamo vissuto a Parma, dal 6 all’8 dicembre 2014. I tre giorni sono iniziati con il musical dei giovani venuti da Salerno e sono proseguiti con la professione perpetua e l’ordinazione diaconale dei nostri quattro confratelli: Alessio, Carlos, Emmanuel e Juang.
Tutto il mondo in quattro
Lo spirito che ha animato questi giorni di festa era di famiglia. Ognuno si sentiva membro della grande famiglia saveriana, tutti senza escludere nessuno: i giovani, gli amici e i benefattori venuti da tante città, dal nord al sud, i numerosi saveriani arrivati da tutta Italia e qualcuno anche dalla Francia.
Per l’occasione, la signora Lucia, portinaia in casa madre, ha composto una preghiera. È bella e profonda, perché paragona i quattro missionari ai quattro punti cardinali. Infatti tra loro c’erano un indonesiano, un congolese, un messicano e un italiano. Insomma, tutto il mondo era rappresentato; anzi, il mondo intero era nel cuore di ognuno di loro. Ed essi, prosegue Lucia, porteranno la gioia della Buona Novella ai fratelli, perché ardono dell’amore di Cristo per la salvezza dell’umanità.
Un musical commovente
“È tempo di scegliere”, era il tema sviluppato dal musical molto animato, tra dialoghi, canti e balli dei giovani attori. La commozione non ha risparmiato nessuno. Gli spettatori sono rimasti molto contenti per la serata di animazione missionaria. Un’animazione rivolta a tutti i giovani, a cominciare dagli attori stessi, che toglieva il fiato e lanciava sfide importanti.
Alla base c’è un presupposto: spesso i ragazzi hanno buoni propositi, ma non li fanno maturare fino a una scelta decisiva. Il desiderio, infatti, rimane tale se non viene trasformato in realtà, e può richiedere anche un capovolgimento radicale dell’orientamento prima seguito. Si direbbe che la gioventù di oggi abbia paura di prendere una decisione e di giocarsi la vita, perché è dominata da incertezze.
Il santuario al completo!
Il messaggio trasmesso dal musical ci ha preparati a vivere, al massimo, l’evento della professione perpetua dei nostri amici e confratelli. Il musical si è quindi trasformato in liturgia.
Se alla vigilia gli attori interpellavano tutti i giovani a fare una scelta di vita, nella liturgia i quattro giovani hanno compiuto la scelta di consegnare la loro vita, chiedendo implicitamente a tutti di fare altrettanto, senza porre ostacoli alla chiamata di Dio, che vuole darci la vita in abbondanza.
La liturgia è stata ben animata dal coro saveriano e l’intero santuario Conforti era pieno di gente. Il momento culminante è statoemozionante: i quattro giovani hanno offerto la propria vita in sacrificio gradito a Dio per la salvezza dei fratelli. Così hanno scelto di mettersi definitivamente alla sequela di Cristo per l’annuncio del vangelo a quanti non lo conoscono ancora.
La vita parla più eloquentemente delle parole. Perciò la loro testimonianza ha suscitato tanti interrogativi nel cuore dei presenti, cominciando dal celebrante principale che vorrebbe - come ha sottolineato - avere le parole sufficienti per trasmettere il senso profondo del mistero che stavamo celebrando.
Interviste, balli e canti
Dopo la celebrazione Eucaristica, la festa si è prolungata con la serata nel refettorio della casa madre per condividere la gioia con la famiglia saveriana. Abbiamo visto una piccola intervista ai quattro nuovi professi perpetui sulla loro vocazione e vita missionaria, tra battute spiritose e tanta ammirazione.
In seguito, ci sono stati balli e canti preparati dai giovani di Parma e dagli studenti saveriani di teologia. Poi sono saliti sul palco i giovani di Salerno e di Ancona, coinvolgendo tutta l’assemblea. Insomma, nessuno ha potuto annoiarsi!