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A marzo, p. Javier Peguero ed io siamo andati in Congo RD a visitare i saveriani che vi lavorano. Questo viaggio ha permesso di renderci conto della situazione e del contesto, in cui i nostri confratelli stanno svolgendo la loro missione, vicino a un popolo che attraversa momenti molto tristi della sua storia.

I congolesi e i confratelli vivono una situazione di incertezza per l’avvenire, di insicurezza permanente, di mancanza d’infrastrutture e di instabilità politica continua. Tra la fine dell’anno scorso e l’inizio di quest’anno, la chiesa è stata presa di mira perché è l’unica istituzione credibile, l’unica voce profetica che difende i diritti del popolo e il bene comune del Paese. In quel periodo, erano state organizzate marce pacifiche per chiedere il rispetto degli accordi di “San Silvestro”, riguardanti la data delle elezioni presidenziali e legislative da rispettare, la liberazione dei politici imprigionati e il ritorno di chi era in esilio fuori dal paese. Queste manifestazioni sono state represse con la violenza, provocando morti, feriti ed evidenziando gravi violazioni dei diritti umani. Rimane, quindi, incerta la data delle elezioni, previste il 23 dicembre 2018. Ma la lotta quotidiana per la sopravvivenza della maggioranza dei congolesi continua.

Nonostante questo panorama cupo, la gente non si arrende e non smette di sognare un futuro migliore. È in questo contesto che i nostri confratelli lavorano e sono una presenza di speranza, fraternità e solidarietà. Si dedicano all’annuncio del vangelo, tramite le varie attività di formazione cristiana e umana. Nelle parrocchie svolgono diverse attività per bambini, giovani e adulti. Cercano di andare alle periferie esistenziali là dove si trovano, stando vicini alla situazione della gente, promuovendo iniziative e attività di sviluppo che possano garantire un futuro e dare dignità a tutti (scuole, dispensari...).

Il Congo RD è una terra che promette bene, per le vocazioni alla vita religiosa e missionaria. I saveriani hanno più di 70 giovani nelle loro case di formazione, giovani che vogliono diventare missionari ed essere mandati ad annunciare Cristo ad altri popoli che non lo conoscono ancora. I saveriani aiutano e sostengono la chiesa locale, ricordando che è missionaria e che ogni battezzato è un apostolo con il dovere di annunciare e portare Cristo a chi non lo ha ancora conosciuto e incontrato.
È stato provvidenziale per noi trascorrere il tempo di Quaresima e celebrare la Pasqua del Signore in Congo. Questo ci ha permesso di camminare con i nostri confratelli e il popolo congolese nella sua traversata del deserto e di condividere la speranza di Pasqua per un Congo migliore.



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