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Taranto, le nostre idee per il futuro

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Stiamo vivendo la gioia della Pasqua in una dimensione nuova della nostra vita cristiana. Anche dopo le difficoltà e le chiusure della pandemia, stiamo tornando alla vita e alle attività missionarie. Abbiamo iniziato a rivivere e a ricordare come tutto è iniziato.

Nel lontano 1966, p. Stefano Coronese riceve una lettera dal Superiore Generale dei saveriani in cui gli viene dato l’incarico di studiare la possibilità di portare una presenza saveriana a Taranto. Più che a un seminario minore (scuola apostolica), si pensa a un Centro di animazione missionaria, considerata la crisi dei seminari e la simpatia di mons. Motolose e di tanta gente per i saveriani. È stato affittato un appartamento in via Anfiteatro 37, come possibile casa di tre missionari e luogo di irradiazione missionaria nelle parrocchie e associazioni laicali attraverso incontri, testimonianze e diffusione del mensile “Missionari Saveriani”. Perché non si può amare ciò che non si conosce. Con la partenza di p. Stefano per la missione dell’Indonesia c’è una pausa lunga 12 anni.

pu 25 Manzotti PietanzaIl 27 giugno 1980, p. Bruno Boschetti si installa in via Mazzini 5, all’ultimo piano della casa. Sarà poi accompagnato da p. Mimmo Pietanza e p. Tonino Manzotti. Padre Tonino era sempre in movimento e venne soprannominato il missionario del Nord e Sud Italia, poiché arrivava ovunque con il suo dinamismo apostolico. Le idee sostenute dai padri e appoggiate caldamente da mons. Motolese erano molto chiare: passare di scuola in scuola, visita alle parrocchie come animatori missionari del Centro missionario diocesano, incontri con i giovani e campi di lavoro.

pu mons. MotoleseNel 1982, i saveriani ritengono opportuno che gli “apostolini” di Salerno continuassero il liceo a Taranto. Per questo, furono acquistati tre appartamenti in via Pisa 139 scala F. Iniziava così il centro giovanile con i suoi incontri di spiritualità e ritiri mensili. A tutti veniva presentato l’ideale missionario, ricordando l’importanza della vocazione cristiana o del battesimo di ciascuno. Si sensibilizzavano le scuole e gli insegnanti all’educazione alla mondialità e alla interculturalità. Si promuoveva la stampa missionaria e si organizzavano in estate i campi di lavoro e di formazione. Il programma era ambizioso e ricordava una frase di Madre Teresa: “So che quello che faccio è appena una goccia d’acqua nell’oceano, ma se non lo facessi, l’oceano di questa goccia sarebbe privo per sempre”. La goccia d’acqua si può esprimere così semplicemente “come è bello essere cristiani e missionari ovunque”.

Nell’estate del 1989, la comunità prende dimora stabile a Lama. È doveroso ricordare i saveriani che si sono succeduti nel lavoro di animazione: Michelangelo Pennino, Renzo Bon, Giuseppe Santamaria, Antonio Anaya, Rinaldo Bernacchi, Daniele Targa, Agostino Clementini, Francesco Cesare Grasso, Osvaldo Torresani, Giovanni Carrara, Giuseppe Gallo, Luigi Palagi, Cosimo Corigliano, Gianandrea Tam, Stephen Mckend, Olivio Stragliati, Pierluigi Felotti, Gianni Villa, Nicola Macina, Angelo Berton, Michele D’Erchie, Giovanni Pes, Sandro Barchiesi, Angelo Pansa, Carlo Primosig, Pietro Pierobon, Claudio Mantovani, Oliviero Ferro, Antonio Senno, Nicola Polimena, Carmelo Sanfelice, Cesare Reghellin, Pio De Mattia, Giovanni Battista Zampini. Altri poi sono passati in questa casa per riposo o amicizia come Ivaldo Casula, Antonio Decembrino, Paolo Stasi, Giuseppe Chiarelli, Nicola Colasuonno, Vito Scagliuso, don Ezio Succa.

E ora dopo la pandemia cosa accade? Attualmente, qui siamo in quattro: p. Angelo Berton, p. Pio De Mattia, p. Antonio Senno e il sottoscritto (superiore). Insieme, curiamo la vita della comunità dal punto di vista della preghiera, la riflessione sulla Parola di Dio e sulla vita della Chiesa universale. Siamo sempre a disposizione per ascoltare, confessare e seguire la direzione spirituale. Da lunedì a sabato, la gente del vicinato partecipa alle due messe giornaliere (ore 8 e 18) e facciamo accoglienza a gruppi parrocchiali, scout, Azione Cattolica, ragazzi del catechismo…             

Con la diocesi di Taranto, è fondamentale il ministero nelle parrocchie e l’animazione missionaria nelle parrocchie e nei gruppi. Partecipiamo alla vita della Chiesa tarantina con ritiri mensili, formazione permanente, collaborazione con CMD, Missio Giovani, Migrantes, Caritas e altri organismi diocesani… Si organizzano giornate di amicizia con le missioni dei saveriani nelle parrocchie, incontri nelle scuole. Per il futuro immediato, vorremmo poter realizzare giornate di preghiera per le vocazioni, scuola di preghiera, tre giorni-settimana di convivenza con giovani, partecipazione ai campi organizzati in diocesi, collaborazione a Radio Puglia di San Giorgio Jonico. Tutte le idee sono gradite! Vi aspettiamo…



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