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Quando ero bambino stavo incollato alla finestra ad ammirare con immenso stupore cadere dal cielo fitti fiocchi di neve. E la terra diventava una cosa sola con il cielo, come due sposi nel giorno delle nozze. Invece in quest'inverno il cielo sembra essere sereno e azzurro come in primavera.

Un lento e inesorabile declino

Ho letto con preoccupazione che la terra si sta surriscaldando e i ghiacci dei poli Nord e Sud si stanno sciogliendo, minacciando gli isolotti e le città costiere di scomparire sotto le acque dei loro mari. Come se non bastasse, la crescente crisi economica minaccia gli Stati europei o americani confinanti con i mari del sud. I deserti che coprono circa il 30% della terra stanno crescendo, prosciugando laghi e fiumi.

Come spiegare l'aumento della temperatura del pianeta? Forse il sole si è avvicinato troppo alla terra o si è allargato "il buco dell'ozono" nell'atmosfera che circonda e protegge il mondo terrestre? Oppure è colpa dei "gas-serra", degli esperimenti nucleari sotterranei, della soffocante scarica di fumo di miliardi di moto, di macchine e di camion che circolano ininterrottamente sulle strade delle nostre metropoli?

Ci fanno sorridere certe iniziative di limitare il traffico nelle città nei giorni festivi, o secondo la variante dei giorni pari e dispari, o secondo l'ultimo numero delle targhe. Eppure i prezzi della benzina e di altri carburanti stanno crescendo enormemente! Forse l'unica cosa efficace sarà l'esaurimento dei molti pozzi petroliferi, la cui ricchezza è divisa tra poche nazioni e pochissime compagnie, lasciando sempre più impoverire le popolazioni rurali, fino a ridurle alla fame.

Quali sono le alternative?

Temo che le vie d'uscita siano molto scarse e poco popolari, anzi impraticabili addirittura, perché condivise da pochissime persone. Le alternative ci sono, ma nessuno è disposto a pagarne il prezzo. Nessuno è disposto a perderci: ognuno pensa a guadagnarci. Così si discute a non finire e si va avanti con gli occhi bendati senza preoccuparsi del baratro in cui si rischia di cadere da un giorno all'altro.

Succede ogni giorno una guerra micidiale e mortale di tutti contro tutti, in cui non ci saranno né vincitori né vinti, ma solo morti o feriti incurabili. E torna più che mai utile ricordare le parole del Papa nel messaggio di domenica 1° gennaio, giornata mondiale della pace: "la pace viene prima del pane!".



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