Se si scava un po’...
Ricordo un giorno in Giappone di essermi fermato a salutare un bonzo che incontravo spesso. Era incaricato di un tempio, ma era sempre solo. Avevo notavo che il suo tempio era visitato da poche persone anziane. Quasi per consolarlo, gli dissi che il tempio era bello e accogliente; peccato che solo poche persone anziane lo frequentino!
“L’apparenza non ci deve ingannare - mi rispose il bonzo leggermente inchinato verso di me. Quando sembra che attorno a noi la gente non ci sia, se si scava un po’, si scopre che la gente c’è, con il cuore vicino a noi. Quando si vede molta gente e si pensa che tutto attorno a noi sia un successo, se si scava un po’, ci si accorge che la gente non c’è, con il cuore vicino a noi“.
Ricordo bene quella frase così ricca di sapienza.
La trovo vera, anche quando penso alla situazione della nostra comunità missionaria in casa madre, qui a Parma. I lavori di restauro dell’edificio non sono ancora finiti. Mentre si riparano luoghi e ambienti, nascono nuove idee e non si finisce mai di migliorare. Lo stesso avviene nella comunità e nel cuore delle persone.
A qualcuno sembra una comunità vecchia, ma se si scava un po’ oltre le apparenze, vecchia non è. Qualche altro arriva e dice: “Ma qui è tutto nuovo!”. Invece non è così. Rimangono le antiche tradizioni; rimane il cuore saveriano; rimangono le nostre più autentiche caratteristiche...
Non chiediamoci, “cosa fa la comunità per me?”. Piuttosto chiediamo, “cosa posso fare per la comunità?”. Questa è la forza motrice che sempre ci rinnova.
Se si scava un po’, troviamo che il vecchio è profumato di nuovo; e il nuovo ha ancora la forma di quel vecchio che non è obsoleto, ma autentico: è l’originale!