7/2005 - SIERRA LEONE: CHIESE DI VILLAGGIO
Dal 2002, la Sierra Leone è in pace e sta cercando di ricostruirsi. I missionari fanno tutto il possibile per dare una mano nei piccoli progetti di sviluppo e per aiutare poveri, malati, studenti. E continueremo a farlo, utilizzando gli aiuti che arrivano per sviluppare l’agricoltura, i pozzi, le scuole, l’artigianato... Abbiamo, invece, difficoltà a reperire fondi per costruire le chiese nei villaggi. Dopo la guerra, dovunque stanno sorgendo nuove moschee per i musulmani. È vero, si può celebrare la Messa anche sotto una pianta di mango, ma noi constatiamo che la presenza della “casa di Dio” nei villaggi è sorgente di fiducia, di vitalità, di comunione e di conversioni. Una chiesa, piccola ma decente, è un segno chiaro per tutti, che Dio “fa casa” in mezzo alla gente.
Quest’anno ricorre il quarto centenario dell’evangelizzazione in Sierra Leone. Per l’occasione, vogliamo proporre agli amici di aiutarci a costruire tante piccole chiese - “case di Dio” nei villaggi. La gente è pronta a metterci la manodopera, la sabbia, le pietre. Occorre procurare il cemento, il legno, le lamiere per il tetto, le vernici. Il costo per ogni chiesetta varia da 10.000 a 15.000 euro, a seconda della grandezza. La gente sarà felice di dedicare la chiesetta in onore di un santo o in memoria di una persona cara, secondo il desiderio dei benefattori.
- Augurando la benedizione del Signore, vi ringrazio di cuore. p.Luigi Brioni, sx
9/2005 - BUKAVU: SCUOLA ELEMENTARE “P. VAVASSORI”
Mushununu era un piccolo villaggio vicino a Bukavu, nella regione Kivu della repubblica democratica del Congo. Ora sta diventando una zona urbana, popolata da tanta gente povera, costretta a fuggire dai villaggi, dopo aver perso tutto a causa dei saccheggi. Molti bambini non possono andare a scuola perché le famiglie non hanno i mezzi; quelli che frequentano, devono camminare per chilometri, nella polvere e nel fango, fino alle scuole esistenti.
I missionari saveriani hanno in programma di costruire una scuola elementare per dare a tutti i bambini la possibilità di frequentare la scuola, come è loro diritto. Per costruire le aule e gli uffici e arredarli, occorrono in tutto 60.000 euro. Ci sono stati messi a disposizione 25.000 euro: abbiamo acquistato il terreno e iniziato i lavori. Speriamo nella generosità dei lettori di “Missionari Saveriani” per portare al termine questo importante progetto scolastico. Abbiamo bisogno di € 35.000,00.
La gente vuole dedicare la scuola a padre Simone Vavassori, deceduto a Bukavu il 10 febbraio 2004: “Padre Simone merita questa scuola, perché amava molto i bambini. Aveva espresso il desiderio di costruire una scuola per loro”. A Mushununu tutti lo ricordano: “Aiutava i nostri malati, ci aiutava a pagare la retta della scuola, ci dava buoni consigli e ci aiutava con il lavoro per poter nutrire i nostri figli”.
- Grazie per la vostra generosità.
- p. Sebastiano Amato (di Ragusa) e p. Mario Sciamanna (di Ascoli P.).
10/2005 - BANGLADESH: LA BIBBIA IN OGNI CASA
C’è un progetto che ci sta molto a cuore: fare una nuova ristampa della Bibbia in lingua bengalese. Nell’anno 2000, è stata stampata in Bangladesh la prima bibbia cattolica completa, chiamata “Jubilee Bible - Bibbia del Giubileo”. La traduzione è di padre Carlo Rubini, con l’approvazione dei vescovi. In meno di due anni questa prima edizione è andata esaurita.
Molti cristiani chiedono di avere la bibbia, ma non possiamo accontentare questo loro santo desiderio. Le richieste vengono da tutto il Bangladesh e anche dalla confinante regione indiana che parla la lingua bengalese. Abbiamo chiesto un aiuto finanziario alla Conferenza episcopale del Bangladesh, ma la risposta è stata negativa, per mancanza di fondi a disposizione.
Pensiamo di stampare diecimila copie. La gente è povera e desideriamo mettere la bibbia a loro disposizione a un prezzo minimo. Andrà in mano anche a tanti musulmani e hindu e sarà per tanti un "primo annuncio" della Parola di Dio.
Noi vorremmo fare in questo modo: i missionari saveriani e i missionari del Pime hanno promesso di dare un bel contributo per le spese di ristampa. Per coprire la spesa, mancano ancora 30.000,00 euro. Vorremmo dare ai lettori di “Missionari Saveriani” l’occasione per fare una buona azione.
- p. Pio Mattevi (di Trento) e p. Silvano Garello (di Vicenza).
11/2005 - LUVUNGI: ACQUA POTABILE
Luvungi è un grosso centro di 40mila abitanti, in Congo, vicino al confine con Burundi e Rwanda. All’alba e al tramonto, una processione interminabile di gente parte da Luvungi, a piedi o in bicicletta, con bidoni di varie dimensioni, e va ad attingere acqua al ponte sul fiume Luvubu. Le acque a monte del ponte sono riservate ai maschi; quelle a valle sono per le donne. In queste stesse acque fanno il bucato, si lavano, abbeverano le mandrie di mucche. Quest’acqua la gente beve ogni giorno, senza bollirla.
In Italia, l’acqua arriva in casa: basta aprire il rubinetto. A tavola ci sono le bottiglie di acqua minerale. Noi sogniamo di portare a Luvungi l’acqua pulita e potabile, costruendo un acquedotto dalle sorgenti di Lubarika. Con l’acqua potabile, tante malattie sarebbero evitate, i bambini crescerebbero più sani e sarebbe risparmiata tanta fatica alle donne.
Il progetto dell’acquedotto era un sogno del compianto fratel Luciano Ghini, morto l’anno scorso. Ora c’è fratel Lucio Gregato che è in grado di dirigere i lavori. Un ente olandese è disposto a darci un aiuto di 80.000 euro. Ma mancano ancora 160.000 euro, per fare l’acquedotto lungo 14 chilometri.
A nome di tutta la popolazione di Luvungi, noi saveriani e saveriane che lavoriamo tra questa gente, lanciamo un appello ai lettori di “Missionari Saveriani” e diciamo subito “grazie!” per questo grande dono.
- Responsabili del progetto: p. Pedrotti (bresciano), p. Benedetti e p. Della Pietra (friulani), fr. Gregato (trevigiano) e le sorelle saveriane Boggian (padovana), Raschietti (vicentina), Murgia e Loi (sarde).
