Pensieri dai tetti di Roma
Roma è particolarmente bella per quelle sue caratteristiche peculiari di storia e cultura. Una delle sue bellezze tipiche - lo possiamo certamente dire - è la vista dei suoi tetti o, con una parola di moda, del suo "skyline". Roma, originariamente stabilita sui sette storici colli, ha modificato la sua orografia allargandosi tutt'intorno su innumerevoli altri colli, offrendo frequentemente delle visioni "mozzafiato". Poeti e pittori ci hanno dato spesso dei saggi eloquenti.
Attualizzando Gesù...
Dalle alture dell'antica Roma o da quelle rinascimentali, oppure della "Terza Roma"; da quelle di Monteverde o Montemario, dal Quirinale o dal Colle Vaticano, dal Gianicolo o dal Pincio, ci sono sempre visioni stupende. Senza poi allontanarci troppo, anche dai tetti di casa nostra, in viale Vaticano o in via Aurelia.
Nulla impedisce a noi missionari, affacciati a questi tetti, di attualizzare le espressioni di Gesù: "Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto" (Mt 10,26). Oppure: "Ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze" (Lc 12,2).
I discepoli del Signore, non hanno forse usato un tetto per far incontrare Gesù con un infermo che chiedeva la guarigione? Luca narra: "Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza" (Lc 5,19). E lì avvenne la guarigione.
Trasformati dal soffio dello Spirito
Sotto questi tetti vivono tanti uomini e donne, "amati da Dio", che sicuramente aspettano la realizzazione del Regno di Dio. Credo che anche questo piccolo campione di umanità, sotto i tetti di Roma, ripeta frequentemente la frase del centurione: "Signore non son degno che tu venga sotto il mio tetto, ma dì soltanto una parola e io sarò Salvato".
Chissà che anche la Roma di papa Francesco si lasci trasformare dal soffio dello Spirito di questa "nuova stagione" e accolga il seme del vangelo per testimoniare al mondo la bontà di Dio. Così il tramonto del sole dietro i tetti di Roma colorerà anche il mondo di una vitalità nuova.