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Padre Gerardo Caglioni, incrocio di due nostalgie

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Domenica 22 marzo ore 7,30, squilla il telefonino. È p. Gerardo Caglioni; mi dice: “Sto morendo, respiro malissimo... Vi ricordo sempre, pregate per me, dite messe, pregate per me”.

Due giorni prima aveva febbre a 40°e tosse (sono medico e lui mi informava spesso sulla sua salute), ma aggiungeva anche che molti saveriani stavano morendo a Parma. L'ho incoraggiato a resistere, invitandolo a collegarsi su Facebook per seguire la Messa con il nostro parroco don Deolito. L’ha fatto anche se gli risultava difficile.
Sabato mattina mi manda un messaggio: "Ho febbre a 39,5, vedi che va meglio". Gli rispondo che stavo lavorando al computer per pubblicare i pensieri del compianto p. Fiore D'Alessandri. Gliene mando uno: “Ogni prova arricchisce. Guarisce meglio dalle piaghe chi di quelle piaghe ha già sofferto”. P. Gerardo quella domenica è stato portato in ospedale mentre parlava con me; morirà poche ore dopo.

Così è tornato alla Casa del Padre il mio carissimo amico, con l'ultimo pensiero per l'associazione "Mani Aperte Onlus" e per Montopoli di Sabina, il paese del quale ormai p. Gerardo si sentiva cittadino onorario. L’ho conosciuto nel 2002 quando, di ritorno dalla Sierra Leone, mi invita ad assistere alla discussione della sua tesi di laurea. Dopo la nascita della nostra associazione nel 2006 e nel lungo periodo di permanenza presso la casa Generalizia in Viale Vaticano, dove si occupava della comunicazione collaborando anche con p. Giulio Albanese direttore dell'agenzia MISNA, inizia una fattiva collaborazione con il nostro gruppo, fatto di frequenti presenze a Montopoli.

Con grande gioia e umiltà si sedeva sulla sedia del santo Papa Giovanni Paolo II, conservata nella nostra chiesa parrocchiale. Ci esortava a far crescere il gruppo missionario con preziosi suggerimenti per tante iniziative da interpretare con metodi organizzativi e comunicativi più moderni, in modo da renderle più comprensibili a credenti e laici.
Grande fu l'aiuto per realizzare i concorsi nelle scuole; nell'ultimo, conclusosi presso il liceo classico "Lorenzo Rocci" di Passo Corese, siamo riusciti, grazie a lui, a collegare i nostri studenti con i ragazzi del Centro giovani Kamenge di Bujumbura.

Era un uomo di preghiera e di studio; concreto organizzatore, con grande sensibilità e tanta ammirazione per p. Fiore morto in Burundi al quale, per certi aspetti, assomigliava. Grazie p. Gerardo per tutto quanto hai dato a me e all'Associazione “Mani Aperte Onlus”! Ci mancherai molto, ma siamo certi che continuerai a seguirci. Tu e p. Fiore starete già inventandovi mille iniziative missionarie che pensate di "scaricare" per la loro realizzazione sulle nostre oramai deboli spalle.
Date voi una scossa ai tanti giovani di Montopoli e di tutta la nostra diocesi di Sabina! Sono capaci, onesti, acculturati, ma restii a mettersi in gioco… Date loro una bella tirata di orecchie!



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