La vita di una famiglia saveriana
Gli Oliva vivono a Salerno e sono tra i "fondatori" del laicato saveriano; in questa avventura hanno coinvolto anche i loro figli. Ci raccontano un po' della loro vita, piuttosto attiva.
Ci presentiamo. Siamo Nino e Anna Paola, sposati dal 1989, e abbiamo tre figli: Sara (20 anni), Enrico (17) e Paolo (10). Raccontare qualcosa della nostra vita di tutti i giorni... "è 'na parola!", per dire, non è semplice! Anche perché possiamo paragonarla a un frullatore in cui, di volta in volta, viene inserito un ingrediente: si accende il pulsante e... oplà, arriva a sera.
Cominciamo dalle attività professionali. Nino insegna medicina veterinaria all'università di Napoli, e passa almeno tre ore su treni e autobus. Anna Paola insegna informatica alle scuole superiori, a 20 chilometri da Salerno. Perciò la nostra giornata comincia all'alba: papà in viaggio verso Napoli; mamma verso Nocera Inferiore; Sara verso Caserta per la facoltà di psicologia; Enrico verso il liceo e Paolo alle elementari, scuole vicino casa.
La famiglia è "ampliata" dal papà di Anna Paola, che ha spesso bisogno di assistenza, tanto che Enrico due volte la settimana dorme dal nonno per fargli compagnia. Insomma, ci lasciamo al mattino per ritrovarci nel tardo pomeriggio, o la sera, e non sempre riusciamo a ritrovarci tutti insieme, anche perché i due figli più grandi, giustamente, hanno le loro esigenze e attività.
Inoltre, nella comunità parrocchiale, siamo referenti per le iniziative missionarie e animatori di un gruppo di adolescenti; cerchiamo di partecipare alla "lectio divina" del lunedì sera e alle varie attività che vengono proposte. Poi c'è anche un po' di attività sportiva (nuoto per Nino e Sara; calcio per Enrico e Paolo). Insomma tutto rende le giornate ancora più caotiche, in un continuo via vai di gente.
Spesso ci interroghiamo, se non sia meglio dedicare il poco tempo che abbiamo alla vita di coppia e ai figli. La risposta non è semplice, soprattutto quando uno (Nino) pensa sia giusto fermarsi un po', mentre l'altra (Anna Paola) vorrebbe aggiungere sempre qualcosa... Ad esempio la scorsa estate (meritato riposo!), mentre Sara era in Africa per un'esperienza missionaria con i saveriani, noi abbiamo deciso di ospitare Jean Marie, un bambino del Benin che speriamo un giorno di riabbracciare.
Mantenere gli equilibri non è facile, ma siamo contenti così. Crediamo che il tempo speso per gli altri nel nome del Signore non sia mai tempo perso. E quando gli amici vengono a trovarci, dicono che si trovano bene con noi.